“Sabato scorso a Lucca si è 
tenuto un convegno organizzato da Pro Vita & Famiglia, regolarmente 
autorizzato, su tematiche di ampio interesse come l’ambiente e la 
famiglia. All’esterno dell’evento, tuttavia, si è verificata una 
manifestazione dai toni gravemente intimidatori, con cori violenti che 
nulla hanno a che vedere con la libertà di espressione, tra cui: ‘Le 
sedi dei pro vita si chiudono con il fuoco, ma con i pro vita dentro 
sennò è troppo poco’. Un incitamento all’odio, accompagnato da atti 
vandalici, che non può e non deve trovare alcuna giustificazione in una 
società democratica.”
“Ancora più grave è la presenza in prima 
fila del consigliere comunale Daniele Bianucci, esponente della sinistra
 lucchese. Un rappresentante delle istituzioni, eletto per rappresentare
 tutti i cittadini, a mio parere non può legittimare – nemmeno con la 
sola presenza – frasi e atteggiamenti violenti e divisivi.”
“Come
 ci ricorda la celebre frase attribuita a Voltaire: ‘Non sono d’accordo 
con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di 
dirlo’. Le idee si contrastano con il confronto, non con l’odio. Gli 
organizzatori avevano invitato al dialogo: i manifestanti hanno invece 
scelto la strada dell’intolleranza.”
“Per questo motivo chiedo 
pubblicamente al consigliere Bianucci di prendere le distanze da quei 
cori; chi ambisce a rappresentare un intera comunità deve dissociarsi da
 questi atteggiamenti.”
Diego Carnini (Fratelli d’Italia):