In questa giornata speciale, vogliamo rendere omaggio non solo alle madri che ogni giorno si dedicano con amore e sacrificio alla crescita dei propri figli, ma anche a tutte quelle che hanno perso la vita nei conflitti recenti. In particolare, ricordiamo le madri che hanno perso la vita a causa della guerra in Ucraina, un conflitto che ha causato decine di migliaia di vittime civili. Allo stesso modo, rivolgiamo un pensiero alle madri palestinesi che hanno perso la vita nella Striscia di Gaza, dove la violenza ha causato sofferenze inimmaginabili e una crisi umanitaria senza precedenti.
Secondo le stime più recenti, il conflitto nella Striscia di Gaza ha causato oltre 70.000 morti, con il 59% delle vittime rappresentato da donne, bambini e anziani. Inoltre, almeno 41.272 palestinesi sono stati uccisi e 95.551 sono rimasti feriti dall’inizio dell’offensiva israeliana. In Ucraina, il numero delle vittime civili continua a crescere, con bombardamenti che hanno devastato città e comunità, causando migliaia di morti e feriti.
Troppe madri sono state vittime di bombardamenti, attacchi indiscriminati e privazioni, lasciando dietro di sé figli orfani e comunità spezzate. Il loro sacrificio deve essere un monito per tutti noi affinché si continui a lavorare per la pace, la giustizia e la tutela dei diritti umani.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani invita le istituzioni e la comunità internazionale a rafforzare l’impegno per la protezione delle donne e delle madri nei contesti di conflitto, garantendo loro sicurezza, sostegno e opportunità per ricostruire il futuro.
Oggi, nel celebrare la Festa della Mamma, rendiamo omaggio a tutte le madri del mondo e ci uniamo nel ricordo di quelle che non ci sono più, affinché il loro sacrificio non venga mai dimenticato e sia da guida per un futuro di pace e speranza.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU