https://www.lavocedilucca.it/post/19134/1000-euro-e-spazi-gratuiti-agli-anti-abortisti.-ancora-un-attacco-al-diritto-all---aborto-da-parte-del-comune-di-lucca..php
*Ancora un attacco al diritto all’aborto da parte del Comune di Lucca.*
Sarebbe bello almeno una volta trovare un articolo firmato con un nome 
ed un cognome ma anche stavolta il Partito di Rifondazione 
Comunista-Circolo di Lucca e i Giovani Comunisti/e della Federazione di 
Lucca non ci mettono la firma e quindi non ci mettono la faccia.
Al contrario  il portavoce nazionale del Movimento ProVita Jacopo Coghe, 
la faccia ce la mette eccome e proprio a causa di articoli come questo, 
ovvero falsi e ingannevoli, sempre più spesso è vittima di violenze 
verbali e di pesanti minacce da parte di coloro che si dicono a favore 
della "libertà". Molto probabilmente la libertà di pensiero che sta alla 
base di un corretto e consapevole esercizio del libero arbitrio non è un 
concetto facile da comprendere per tutti, anzi spesso è meglio far finta 
di non capire perché è parecchio scomodo guardare la nostra coscienza, 
mentre è più facile inventarsi sempre nuovi diritti da pretendere e 
imporre alla società intera.
Nell' articolo l'ignoto autore riporta che Coghe avrebbe -cito- 
"promosso nel 2023 una legge di iniziativa popolare per costringere le 
donne che vogliono abortire ad ascoltare il battito cardiaco del feto". 
Questa è una informazione volutamente fuorviante in quanto nella 
iniziativa di legge popolare "UN CUORE CHE BATTE" NESSUN OBBLIGO È 
PREVISTO PER LA DONNA, bensì sarebbe il medico ad  essere obbligato a 
PROPORRE alla madre (si diventa mamma dal concepimento) la possibilità 
di ascoltare il battito del suo bimbo, di vederlo con una ecografia e di 
conoscere gli eventuali rischi dell' intervento prima di prendere una 
decisione così delicata e definitiva. Quindi noi del Comitato “Prolife 
Insieme” vogliamo tranquillizzare i guardiani dei "diritti delle donne" 
di Rifondazione di Lucca, perché la proposta di legge “Un Cuore che 
Batte” non contiene nessuna violenza sulle donne e non pone nessun 
ostacolo alla possibile scelta di abortire, ma offre semplicemente una 
alternativa. La richiesta è di prevedere anche per l'aborto, un consenso 
informato.
Come potete parlare di aborto "libero e sicuro" - slogan che leggo 
spesso nelle vostre manifestazioni di piazza - se non viene fornito il 
consenso informato come per ogni altro tipo di intervento medico al 
quale ci si debba sottoporre?
“Prolife Insieme” appoggia insieme a una grande rete di associazioni, 
gli amici di Provita & Famiglia e li stima per il loro coraggio di 
sostenere la verità: la VITA VALE E VA DIFESA SEMPRE!
Infine i rappresentanti del partito di Rifondazione Comunista capiranno 
bene quanto la loro richiesta al Comune di Lucca di ritirare il 
contributo di 1000 euro  (sempre che questa informazione sia vera) e la 
concessione gratuita dell’auditorium per questo evento di Provita sia 
davvero antidemocratico: ah, dimenticavo la tolleranza e la democrazia 
vanno bene solo quando sono dalla vostra parte.
Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it