Firenze,
21 aprile 2025 - «Con la scomparsa di Papa Francesco, perdiamo un padre
vero, capace di parlare al cuore delle persone semplici, dei
lavoratori, delle famiglie. È un dolore profondo per tutta la comunità
delle Acli, che in lui ha sempre riconosciuto una guida spirituale e
civile».
Lo afferma Elena Pampana, Presidente Acli Toscana, esprimendo a nome di tutta l’associazione il cordoglio per la morte del Santo Padre.
«Per
noi toscani – prosegue Pampana – il legame con Papa Francesco è stato
anche diretto: più volte ha scelto la nostra terra per portare un
messaggio di speranza e di impegno concreto. Firenze,
Prato, Loppiano: in ogni incontro ci ha lasciato parole che hanno
tracciato una direzione chiara per chi crede in una fede incarnata nella
vita quotidiana, nel lavoro, nella giustizia sociale.»
«Il
Papa non ha mai smesso di ricordarci che 'il lavoro è sacro', che 'non
c’è peggiore povertà di chi è privato della dignità del lavoro' –
aggiunge –. Ha dato voce agli invisibili, ai precari, ai giovani che non
trovano un futuro. La sua attenzione costante al mondo del lavoro, alla
dignità della persona, alla pace e alla cura del creato resteranno per
noi una bussola etica e sociale.»
«Oggi
ci stringiamo alla Chiesa intera – conclude Pampana – e lo facciamo con
gratitudine. Il suo insegnamento continuerà a ispirare il nostro
impegno, nel segno di una fede che si fa azione, accoglienza, coraggio.»