Vi invitiamo, caldamente, a partecipare ai consigli comunali o a seguirli in streaming sul sito del Comune perché possiate assistere ai paradossi di questa sinistra ed alla loro attenzione all’effimero a discapito del concreto. Esordiscono così Matteo Petrini Consigliere e neo Coordinatore di Fratelli d'Italia Capannori ed il Capogruppo in Consiglio Comunale Elisabetta Triggiani reduci della seduta di ieri sera (25 marzo). Incredibile ma vero, proseguono i consiglieri, la maggioranza ha bocciato la mozione di FdI, con la quale chiedevamo di “programmare interventi di manutenzione, anche in ordine alla illuminazione pubblica ed asfaltatura di tutte le strade del nostro territorio” segnalando, altresì, alcune situazioni particolari fra cui Coselli, Via Cima di Vorno, Gragnano ed altre realtà.
Ebbene sì l’hanno bocciata. Hanno votato NO. Nella stessa seduta, però – chiosano i consiglieri – la maggioranza ha approvato una mozione presentata da alcuni dei loro esponenti con la quale il Comune si impegna ad istituire la figura del Mobility Manager. Cosa è il Mobility Manager vi chiederete: il M.M è “una figura che si occupa della promozione della mobilità sostenibile nonché della gestione della domanda di trasporto privato mediante il cambiamento degli atteggiamenti e del comportamento degli utenti.” Essa, da quello che abbiamo capito - interviene Triggiani - è una persona fisica alla quale il Comune dà l’incarico di studiare metodi di spostamento alternativi, rispetto all’autovettura, per recarsi al lavoro o a scuola cercando , così, di cambiare le abitudini dei cittadini.
Noi abbiamo votato contro questa figura per due motivi: intanto non ci è stato spiegato quali saranno i costi a carico delle casse comunali ed, inoltre, riteniamo che il nostro territorio, a differenza delle grandi città, per la sua conformazione, per il tipo di attività presenti, per la dislocazione delle scuole, per le abitudini ed i ritmi di vita, per la mancanza di trasporto pubblico ben organizzato, per la carenza di piste ciclabili collegate fra loro sia poco adatto a prevedere forme di spostamento diverse dall’autovettura privata.
Esperienze di Mobility Manager sperimentate da altre amministrazioni, interviene il Consigliere Eleonora Vaselli, sono risultate fallimentari per la difficoltà di coordinamento tra i diversi livelli di governo ed a causa della resistenza al cambiamento delle abitudini di mobilità dei cittadini.
Sfidiamo un residente di Matraia o Ruota ad andare a lavorare nella Piana in bicicletta o con un mezzo pubblico! Come può, proseguono i consiglieri, una mamma di Castelvecchio di Compito che deve portare i figli a scuola e poi andare a lavorare a Lucca ad utilizzare un mezzo alternativo all’auto privata?
La motivazione per la quale la maggioranza ritiene importante pagare le prestazioni di una figura del genere risiede nella tutela dell’ambiente e nella prevenzione dell’inquinamento. Ecco che per l’ennesima volta, concludono i consiglieri, emergono le contraddizioni della sinistra il cui amore per l’ambiente va ad intermittenza come le luci di Natale. Quelli che oggi hanno detto di no alla manutenzione delle strade ed hanno approvato l’istituzione del Mobility Manager per prevenire l’inquinamento sono gli stessi che hanno detto, convintamente, sì all’impianto di Salanetti.