L’ACQUA DI LUCCA

In questi giorni abbiamo letto tante opinioni sul futuro di Geal, interventi e pareri che vorrebbero indicare la via da seguire nella gestione del nostro patrimonio idrico, ma crediamo giusto che sia per prima l’amministrazione di Lucca a dover parlare di cosa è bene per Lucca. E noi siamo stati chiari e coerenti dal primo giorno del nostro insediamento. La linea è semplice: fare di tutto perché la Geal venga valorizzata. Per questo abbiamo istruito un ricorso al Tar ed oggi aspettiamo la risposta – che arriverà entro 45 giorni -, pronti a portare in caso di sconfitta la nostra battaglia legale fuori dalla Toscana, fino al Consiglio di Stato. Per questo appoggiamo con forza la proposta di proroga della gestione della acque lucchesi a Geal, portata avanti dal consigliere regionale Baldini, che ringraziamo. Per questo abbiamo molto apprezzato che la commissione regionale preposta abbia votato all’unanimità per tale proroga, superando gli steccati ideologici e politici nell’interesse dei cittadini. E sempre per questo siamo perplessi sulle indiscrezioni apparse sulla stampa riguardo una possibile richiesta di alcuni Comuni di Gaia di essere ascoltati in commissione regionale riguardo alla proroga, senza coinvolgere l’unico Comune realmente interessato con Geal: Lucca. Viene sostenuto che Gaia è sana e quindi che Geal può tranquillamente confluire in essa. Ma se Gaia è così solida, che problema c’è a prorogare di due anni l’ingresso di Geal? Dicono che la proroga va contro la legge, omettendo che esistono già due precedenti nazionali, che ci raccontano esattamente l’opposto: le regioni Emilia Romagna ed Abruzzo. Nel primo caso, si è espressa la Corte Costituzionale - chiamata in causa dal Governo - ratificando l’operato della Regione Emilia Romagna (sentenza n.119/2022). Nel caso dell’Abruzzo, l’Aca Spa di Pescara ha ottenuto una proroga fino al 2027 senza nessun ricorso da parte del Governo sulla legittimità. Per questo, superando le divisioni, noi chiediamo che il voto della commissione regionale ambiente sia rispettato e che il Consiglio regionale proceda all’approvazione della proroga per Geal, in modo da creare un eventuale percorso aggregativo fuori dagli attuali schemi. Tuttavia, se verrà il giorno di entrare in Gaia saremo pronti, avendo già compiuto gli atti necessari rispettando l’iter di legge e riservandoci un’approfondita analisi economica ed industriale. Ma quel giorno non è oggi.

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