Giorgio del Ghingaro : c’era una specie di palafitta sul mare,

C’era una specie di palafitta sul mare, qualche tavolo, un bar e lì pranzammo, o forse prendemmo un caffè, non ricordo. Ricordo invece l’abbaglio dell’acqua, le case che sembravano cascarci dentro, i colori di un pomeriggio strizzato in un viaggio che si regalò rotondo e inesorabile. Quando dentro di me voglio descrivere la felicità ripenso a quel giorno, e quando voglio provare il timore di soffrire, rivedo come in sogno sempre quel giorno, fingendo ingenuamente che sparisca, per poi riprovare quella gioia rassicurante e limpida tornando alla realtà. Se i limiti esistessero sarebbero tutti in quei tornanti lasciata l’autostrada, nel mezzo al verde interminabile, prima d’intravedere il contorno di un paese d’arancio, che sembra far diga sul blu, simile ad un dipinto di Cézanne. Ci provo a descrivere i passaggi che portano a sfiorarsi, a ridere di nulla ma senza abbandonarsi, a non dire più di quello che vorresti, a guardarsi le mani e trovarle perfino interessanti, ci provo e probabilmente non ci riesco, perché è veloce come un lampo il tempo che implacabile è passato e ha lasciato detriti misurati a bloccare l’ingranaggio della memoria.Ma quel giorno c’è stato, c’è stato davvero e aveva gli occhi a punta, i capelli scomposti, la bocca ripida arrampicata in cima ai miei silenzi, un viso a pennellate spesse in rilievo sul paesaggio. C’è stato certamente anche il ritorno, come ci s’aspetta normalmente da un viaggio, ma molte delle nostre cose le abbiamo lasciate lì, a trattenere un segno, ad confermare un indizio. C’era una specie di palafitta sul mare e lì restammo, per un tempo che s’è allungato fino ad oggi, portando con sé la crudele paura che sparisca ed un attimo dopo la tenera consolazione di averlo ancora qui. Di averti ancora qui. (Da Archivio DG) Del Ghingaro Giorgio Sindaco di Viareggio Pagina Facebook
Questo post ha 0 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/17672/giorgio-del-ghingaro---c---era-una-specie-di-palafitta-sul-mare--.php