La
Banca dell’Identità e della Memoria invita a mandare tesi di
laurea sulla Garfagnana da inserire nel proprio archivio digitale
L’Unione
Comuni Garfagnana, nell’ambito del progetto di digitalizzazione
della Banca dell’Identità e della Memoria, invita ad inviare le
tesi di laurea inerenti il territorio, sia attuali che elaborate
negli anni passati, per arricchire ulteriormente l’unità
archivistica di nuovi importanti frammenti di storia e cultura
locali
GARFAGNANA – Un invito a contribuire
ad arricchire le unità archivistiche con nuove pubblicazioni
ed elaborazioni universitarie aventi ad oggetto il territorio della
Garfagnana e la sua gente.
La Banca Identità e
Memoria dell’Unione Comuni Garfagnana, nel contesto del
progetto di digitalizzazione del proprio archivio, si rivolge
a chiunque abbia discusso - o sia in possesso di - tesi di laurea,
sia attuali che elaborate negli anni passati, che approfondiscono
frammenti importanti della nostra storia affinché possano
partecipare attivamente, con il loro invio, all’incremento del
grande patrimonio storico e identitario conservato.
Le
tesi di laurea, per il loro taglio scientifico, rappresentano
una preziosa fonte per chi vuole conoscere e studiare
questa terra e sono uno strumento utile per la comunità in quanto
rafforzano l’identità del territorio e ne ampliano la
memoria collettiva.
La Banca incoraggia il
coinvolgimento diretto dei cittadini e la creazione di
contenuti digitali per migliorare la divulgazione
scientifica ed aumentarne l’accessibilità. Per questo
chiede di inviare le tesi al seguente indirizzo e-mail:
bim@ucgarfagnana.lu.it oppure consegnare direttamente il materiale
presso l’Ufficio Protocollo dell’Unione Comuni Garfagnana.
“La
Banca Identità e Memoria della Garfagnana – precisa la
Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella Mariani -
è un archivio e centro studi fondato nel 2004, che riunisce una
collezione eterogenea di documenti, pubblicazioni, studi e materiali
multimediali relativi alla Garfagnana come luogo delle biodiversità
e della natura e quale deposito antropologico e di storia, cultura,
tradizioni. Questa ulteriore iniziativa arricchisce le dotazioni, che
restano a disposizione di tutti gli interessati ad approfondire la
conoscenza del nostro territorio”.