Tanto per chiarire

di C.Cristofani 

Dopo quindici anni passati a leggere, 'cose' scritte da altri per poi pubblicarle sul questo giornale (per i ritardatari la Voce di Lucca) che con molti sacrifici porto avanti senza aiuti esterni da parte di alcuno ma anche senza alcun tipo di influenza esterna che mi facesse scrivere cose che non fanno parte del mio bagaglio culturale ed esperenziale, (mammamiacheperiodolungoscusatemi), ho deciso che d'ora in poi scriverò solo le cose che mi 'scappano' da dire. Ho deciso di fare di questa pagina il mio ultimo rifugio, il mio fortino e non per nascondermi dalle critiche o dagli applausi ma per poter esternare quello che veramente penso di cose, fatti e persone che si attorcigliano, volenti o nolenti, alla nostra vita quotidiana. Scriverò solo quello che mi passa per la testa e racconterò la mia visione del mondo. Potrà piacere o non piacere ma credo che quando uno raggiunge una certa maturità (non vecchiaia, maturità!) si possa permettere questo lusso. Come cantava Lucio Dalla potrei 'Raccontare dei successi, e dei fischi non parlarne mai' ma ho sempre accettato le critiche e questo mi è costata anche l'amicizia di parecchi amici che non hanno capito lo spirito del giornale.. Ero indeciso se aprire un'altra pagina sempre su FB ma poi avrei fatto troppa fatica a gestirne tre (c'è anche quella del giornale) ed ho deciso di far divenire questi post solo miei, della mia esperienza e del mio pensiero. Per cui qui non condividerò altro (se resisto alla tentazione) che non sia solo mia. Però continuerò a pubblicare qualunque cosa di qualunqu orientamento.E magari commetto un errore di cui mi pentirò ma sono abituato a commettere errori e poi a leccarmi le ferite, anche profonde, che la vita mi ha riservato. E le delusioni. Ed i tradimenti. Come primo pensiero non posso che iniziare con il dire che sono un Liberale, vero, fondamentalista, atlantista e Europeista, anche se l'Europa non è ancora nel pieno del suo vero essere compiuta. Ciò detto, e qui mi devo per forza agganciare alla guerra in corso. Sinceramente - io non ho fatto il militare per problemi fisici - credo che il popolo ucraino meriti tutto l'aiuto possibile con qualunque mezzo si disponga, perché la libertà, parola assolutamente sconosciuta da un secolo da quelle parti non ha un cartellino con sopra attaccato un prezzo. Neanche la vita delle persone vale la loro libertà. Coloro che dicono che solo con il disarmo dell Ucraina la guerra si fermerebbe sanno benissimo che i russi prenderebbero tutto il paese, perché è chiaro che questo è il loro intento, e ridurrebbero tutti a schiavi. Coloro che professano il disarmo secondo me o sono reduci da un '68 in cui si scriveva ameriKani, in cui c'era la suggestione di Jane Fonda che cavalcava un cannone in Vietnam del Nord o sono fascisti e magari non lo sanno
. Ci sono momenti nella vita di ognuno di noi in cui non ci riesce di comprendere pienamente cosa ci stia accadendo intorno. Fatti che per noi noi hanno una logica ferrea e inattaccabile e che pure vengono messi in discussione da alcuni, anche qualificati 'pensatori', contro ogni logica apparente, almeno per noi. Questo mi crea un grande disagio perché pur essendo abituato alla discussione -scritta perché con quella verbale me la cavo abbastanza male - mi costringo, e questo non so se è un pregio od un difetto, a mettermi in discussione anche se so, nel più profondo dell'animo di aver ragione. Lungo preambolo perché sono profondamente contrariato dall'opinione di molti, anche amici, ormai lo possiamo dire, che mettono in dubbio il fatto, secondo me un obbligo, di inviare le armi alla Ucraina affinché si possa efficacemente difendere, così come sta facendo adesso, contro l'invasore Russo, anzi russo. Le motivazioni di entrambe le parti, dei favorevoli e degli sfavorevoli, sono note. Chi è contrario all'invio delle armi offre scusanti vaghe, fuorvianti e per lo più di interesse di bottega o per puro anti amerikanesimo/Nato. Dapprima con un pacifismo di facciata, gandhiano, ma ridicolo in questo secolo e con questi attori in campo, che non esitano di fronte a niente uccidendo migliaia di civili (ed anche Israele è un cattivo maestro) solo per poter vantare una posizione più forte ad un tavolo di trattativa quando la diplomazia riprenderà il controllo. Queste persone, che purtroppo spesso sono state finanziate dai russi (probabilmente, dice la Lega e l'Anpi sicuramente nei decenni passati) sono un po''il cavallo di troia che serve a sgretolare la compattezza dell'Europa che poi finirà per seguire i propri interessi con i distinguo che già cominciamo a sentire. L'Anpi è incomprensibile nel suo pacifismo ipocrita che vorrebbe la resa dell'Ucraina all'Orso Russo dimenticando che i loro nonni (quelli che ci sono oggi la guerra e la resistenza l'hanno vista solo in tv) hanno potuto fare quello che hanno fatto con la resistenza solo grazie alle armi anglo - americane. Come possono oggi negare il diritto di difendersi agli ucraini? quello stesso diritto che è costata la vita ai loro nonni e padri? Perché? A questa posizione mi risulta incomprensibile lo è meno quella di Salvini e Conte la cui sintesi è nella frase di Salvini quando ha detto (guardando la pancia degli elettori) : 'noi mandiamo le armi in ucraina ma a pagare saranno i nostri operai che dovranno stringere la cintola'. Ecco cosa è oggi la politica ed un po''mi vergogno... Ho un vaghissimo ricordo di una signora americana che veniva al mare a Viareggio al bagno Oceano ed era nostra vicina di ombrellone. Siamo alla metà degli anni '50 e, la guerra da poco passata, spesso ne parlava con mia madre con me in braccio. Si reputava fortunata di non aver perso nessuno sul fronte europeo né pacifico ma ricordava, con le lacrime agli occhi i razionamenti di cibo cui erano sottoposti per poter inviare gli aiuti da noi; dei turni nelle fabbriche (lei lavorava in una segheria di famiglia) ed i sacrifici sia fisici che di sapere che ogni giorno avrebbero potuto perdere un loro caro. E noi siamo qui a vedere se ci sarà da fare qualche sacrificio, con chi parla ancora di amerikani e Italexit. Non ho mai fatto mistero di essere un liberale, di quelli veri, storici, in cui prima di ogni cosa viene la libertà individuale. Non lo sappiamo ma tutti la abbiamo nel nostro DNA.
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