Photolux Festival: il Bel Paese - Diciannove mostre per raccontare l'Italia

LUCCA, 22 novembre 2024 - Cos’è l’Italia? Cos’era e cosa è diventata? Come si sono trasformate le italiane e gli italiani, come sono cambiate le abitudini, le città, le aspirazioni, i sogni? Le risposte, personali e come sempre singolari e mai plurali, si trovano nelle foto che “Il Bel Paese?” la sesta edizione biennale di Photolux Festival porterà a Lucca, dal 23 novembre al 15 dicembre. Diciannove mostre, quasi un mese di eventi tra talk, workshop, incontri, presentazioni di libri e visite guidate per scoprire, da vicino, bellezze e contraddizioni, viltà e nobiltà del Bel Paese.

Da segnalare, tra le tante mostre presenti, la lunga carrellata balneare nello sguardo inconfondibile di Massimo Vitali, il fotografo naturalizzato lucchese che celebra trent’anni di carriera proprio a Photolux, i quarant’anni del Leica Oskar Barnack Award e il fotogiornalismo del World Press Photo.

Il festival, tutto dedicato all’identità italiana, alle sue contraddizioni, ai suoi eccessi e ai suoi estremi, è stato presentato questa mattina (22 novembre) dal direttore artistico, Enrico Stefanelli, dal consigliere provinciale, Patrizio Andreuccetti, dall’assessore alla cultura del Comune di Lucca, Mia Pisano, e dal vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Raffaele Domenici.

Essere italiani oggi - spiega Stefanelli - significa avere la volontà e la necessità di riscoprire le proprie radici, guardando all’esterno, al domani, al dopo. È quello che Photolux ha fatto e continua a fare fin dalla sua nascita, nel 2005. Mutando pelle, cambiando forma ha continuato a raccontare il mondo che cambia sempre guardando sia al punto di partenza che a quello, ipotetico, di arrivo. Photolux, da sempre, si è posto lo scopo di raccontare la cultura fotografica d'autore e le migliori voci emergenti italiane e internazionali attraverso la rappresentazione di molteplici linguaggi, anche quelli percorribili grazie alle nuove tecnologie. Siamo tra i festival di fotografia più longevi Italia: un successo e un traguardo che ci spinge ancora oltre e che deriva dalla stretta sinergia con gli enti e le istituzioni del territorio”.

Ospitare le più importanti mostre di questa edizione nelle sale di Palazzo Ducale - ha commentato Andreuccetti - è un grande piacere. Questi ampi spazi, che naturalmente si sono evoluti come contenitori culturali della città, vivono una ritrovata vivacità grazie alle esposizioni che troveranno spazio qui: parliamo del bel percorso di Vitali, dei più significativi esempi di fotogiornalismo del World Press Photo e di Joakim Kocjancic, con “Italia/Europea”, con un forte richiamo allo stretto legame che la nostra provincia ha con l’Europa”.

Photolux - ha aggiunto l’assessore Pisano - è uno degli eventi di punta del calendario lucchese, un’istituzione che ha attraversato gli anni crescendo sempre di più in qualità e attrattività. La scelta di raccontare la nostra Italia attraverso gli sguardi dei più importanti fotografi internazionali è stata coraggiosa e appassionante: un percorso alla scoperta del carattere più nascosto del nostro popolo”.

Come Fondazione - ha concluso il vicepresidente Domenici - siamo da sempre accanto a Photolux, in quanto divulgatore e promotore di una cultura e di un’arte capaci di arrivare dritto al cuore e ai pensieri del pubblico. La fotografia rappresenta una forma di comunicazione schietta, aperta, che cela verità rivelate e che mostra il non detto, il nascosto, il sommerso. Anche quest’anno il percorso espositivo proposto da Photolux invita alla riflessione, all’allargare lo sguardo”.





Le mostre

Tra gli appuntamenti più attesi c’è la retrospettiva “Sotto questo sole” di Massimo Vitali a Palazzo Ducale, a cura di Matteo Balduzzi e con l’allestimento dell’architetto Pietro Carlo Pellegrini, che celebra il trentesimo anniversario della sua prima fotografia delle spiagge italiane. L’esposizione, divisa in tre sezioni, include la celebre immagine del 1994, un campione del vasto archivio analogico e digitale di Vitali esposto per la prima volta, e opere note in collezioni internazionali. Di particolare rilevanza la sezione dedicata all'archivio: una occasione speciale per vederlo per la prima volta, per entrare dentro l'universo artistico di Vitali. Una mostra quindi che non solo documenta solo i cambiamenti sociali e culturali dell’Italia, ma riflette anche sul contributo di Vitali alla fotografia contemporanea. A lui sarà assegnato il 30 novembre il Photolux Award 2024, un premio che è un riconoscimento alla sua carriera.

Completa il percorso espositivo a Palazzo Ducale, insieme alla mostra del World Press Photo, "Italia/Europea" di Joakim Kocjancic, fotografo di origini italo svedesi. La sua serie di immagini in bianco e nero esplora il legame tra il fotografo e i soggetti ritratti, intrecciando la sua esperienza europea in un linguaggio visivo che fonde realtà e sogno. Realizzata tra il 1999 e il 2016, questa serie offre la parte italiana del progetto dedicato ad una visione affascinante di un’Europa in cui i confini si dissolvono e l’attenzione è rivolta alle persone.

Il resto delle mostre saranno tutte esposte a Palazzo Guinigi (a parte LOBA40, presso la Chiesa dei Servi).

È qui che Massimo Mastrorillo presenta "Omicidio bianco", un'esplorazione del dramma delle morti bianche sul lavoro in Italia. Attraverso immagini evocative, Mastrorillo mette in luce la negligenza sistemica e l’indifferenza verso la sicurezza dei lavoratori, offrendo una riflessione amara sul fallimento di un sistema che sacrifica vite umane per il profitto.

Gabriele Croppi con "Italia Metafisica", a cura di Benedetta Donato, indaga la metafisica del paesaggio urbano attraverso una raffinata combinazione di arte e pensiero. Con 25 anni di esperienza, Croppi presenta immagini in bianco e nero che bilanciano realtà e astrazione, invitando lo spettatore a riflettere sul potenziale nascosto della realtà quotidiana.

La Fondazione Sella promuove invece “Vittorio Sella” una vasta selezione di modern prints tratte dai negativi realizzati in Italia dal celebre fotografo e alpinista, durante trent'anni di attività in alta montagna. La mostra ripercorre le sue prime immagini sulle montagne biellesi, fino ai principali gruppi alpini ed extraeuropei, esaltando la fusione tra rigore tecnico e ricerca estetica. In esposizione un particolare rilievo avrà un'immagine panoramica di ben 4,60 mt. di lunghezza. Le sue fotografie, di grande valore documentario e artistico, esprimono l'amore per la natura e la montagna, con un perfetto equilibrio tra prospettiva, luci, ombre e toni, che catturano l'armonia tra cielo e paesaggio terrestre.

La collettiva "Verità nascoste. Eredità visive della storia recente d’Italia", curata da Benedetta Donato, Azzurra Immediato, Chiara Ruberti ed Enrico Stefanelli, esplora eventi drammatici e dimenticati della storia recente italiana. Attraverso fotografie e installazioni, i lavori di alcuni artisti, tra cui Antonello Ghezzi e fotografi come Alberto Gandolfo, Martino Lombezzi e i TerraProject offrono nuove prospettive su vicende irrisolte come il crollo della diga del Vajont, il disastro ferroviario di Viareggio e le stragi di Ustica e del Moby Prince.

"Viva l'Italia", a cura di Photolux, presenta una selezione di immagini vernacolari dell’Archivio Fortepan, ricostruendo una geografia inedita dell’Italia degli ultimi 150 anni. La mostra, ispirata alla canzone “Viva l’Italia” di Francesco De Gregori, esplora la vita intima e collettiva degli italiani attraverso fotografie storiche.

"Matrimoni napoletani"di Francesco Cito è un reportage sui matrimoni a Napoli, vincitore di un World Press Photo nel 1995. La mostra indaga le dinamiche sociali e la teatralità della cerimonia, esplorando come il matrimonio napoletano rifletta la società tra tradizione e spettacolo.

"Home is Home (All Alone)" di Guido Gazzilli utilizza la figura del Fauno come metafora della ricerca di identità e rifugio. Attraverso fotografie che intrecciano figure umane e animali con elementi naturali, Gazzilli esplora la solitudine esistenziale e antropologica, raccontando la propria esperienza di vita e la ricerca di un senso di appartenenza. La mostra è realizzata in collaborazione con la Manuel Rivera-Ortiz di Arles.

Photolux ha come main partner la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e come partner istituzionali il Comune di Lucca, la Provincia di Lucca e The Lands of Giacomo Puccini Lucca Tuscany, con lo sponsor Intarget, di Leica e il supporto di Pictet.


Il programma completo è disponibile al sito www.photoluxfestival.it

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