Nello
stesso giorno in cui, come Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti/e
di Lucca, abbiamo lanciato una campagna contro l’over-tourism e per una
migliore gestione dei grandi eventi che li renda una vera risorsa per
TUTTA la cittadinanza lucchese, il sindaco Pardini, accompagnato dagli
assessori Santini, Pisano e Granucci e dal patron del Festival
D’Alessandro, si lancia in sperticate dichiarazioni di gioia sui
profitti fatti nell’ultimo anno dal Summer Festival.
Questo ci lascia sconcertati. E ci lascia sconcertati tale superficialità.
Certo,
il Summer Festival è una risorsa per la città e nessuno lo nega. Però,
come il Lucca Comics, è una risorsa che non frutta. Almeno non a tutta
la cittadinanza.
Aspettando di ricevere i dati
prodotti dallo studio portato avanti dal prof. Salvati dell’Università
di Pisa, quello che ci sbigottisce è come la giunta, sindaco in testa,
si lanci in tali entusiastici annunci di vittoria, annunciando che
l’utile d’indotto dalla vendita al dettaglio durante il Festival si sia
attestato a 26,4 milioni di euro.
Una grande vittoria per il popolo dei piccoli commercianti della città, a detta loro.
Ma
chi sono questi piccoli commercianti di cui tanto parla la giunta? Non
saranno mica quelli stessi commercianti che l’over-tourism e l’aumento
degli affitti stanno inesorabilmente buttando fuori dal centro storico?
Quelli che non riuscendo ad andare avanti chiudono e vendono alle grandi
catene perché il mercato al dettaglio del centro è soffocato dalla
perdita di residenti e dalle difficoltà di accesso dall’esterno,
problemi che nessuna delle giunte presenti e passate si è sognato di
risolvere?
A chi vanno questi soldi? Alle numerose
grandi aziende che ormai hanno mandato fuori dal centro i commercianti?
Bella vittoria di Pirro ci verrebbe da dire.
I
commercianti nella città ci stanno tutto l’anno, non solo durante i
grandi eventi. Questi festival non sono la panacea di tutti i mali della
città.
La giunta, invece, ancora una volta, guarda
il dito e non la luna, e si gloria di dati che mascherano la difficoltà
in cui vive la città.
Il sindaco, secondo noi e,
crediamo, secondo la cittadinanza tutta, dovrebbe proteggere i suoi
cittadini, non svendere la città e ingrassare i soliti grandi marchi che
abitano ormai tutto il centro storico, Fillungo in primis.
Non
si dovrebbe gloriare del fatto che una volta l’anno ‘si incassa bene’,
ma si dovrebbe preoccupare del fatto che nel resto dell’anno non si
incassa affatto.
Per cosa stiamo festeggiando?
Perché abbiamo svenduto la città? Perché i ricchi veramente ricchi che
ci stanno rubando la città saranno ancora più ricchi?
Noi non vogliamo festeggiare con lei, caro sindaco.
Ma i problemi, a nostro avviso, non sono finiti qua. Altre due cose ci sconcertano di queste dichiarazioni.
La
prima sono gli air-bnb. In tutta Europa si sta cercando di controllarne
il mercato, e cosa pensa il sindaco di Lucca? Di festeggiare perché il
49% delle persone pernottano così. Noi crediamo che sia una logica
suicida oltre che poco oculata (per non dir altro).
La
proliferazione degli air-bnb ha trasformato il centro in un parco
giochi stile Disneyland da cui i comuni cittadini sono esclusi, buttati
fuori dal centro a colpi di disagi alla viabilità e aumento degli
affitti. A questo dovrebbe pensare un sindaco.
Dovrebbe,
invece di dirsi grande esperto di eventi, impegnarsi nel rendere il
Summer Festival, come i Comics, compatibile con i bisogni della
cittadinanza e utile alla città. A tutta la città! Non solo alle grandi
aziende e ai soliti noti che la infestano e la sfruttano!
La
seconda, infine, solo le lacrime di coccodrillo sul costo che i
cittadini lucchesi e no devono sostenere per partecipare al Summer
Festival. Si parla di punte di 364 euro a testa e ci si scusa dicendo
che il concerto di Taylor Swift a Milano costava “più di 500 euro”.
D’Alessandro si rammarica che ‘i concerti dal vivo stanno diventando
beni di lusso’.
Bene. Al di là del fatto che
basterebbe abbassare il costo dei biglietti che rasentano il ridicolo e
che, come per il Lucca Comics, aumentano ogni anno, è proprio il vivere
la città che sta diventando un bene di lusso, anche a colpa di questa
gente qua.
Un bene di lusso impostoci da un
sistema parassita che questo supporta contro cui tutti dovremmo lottare.
Anche il comune, il quale invece lo favorisce e lo elogia.
Noi
lottiamo non per una Lucca ‘senza Summer Festival’ come millanta
l’assessora Pisano, ma una Lucca ‘con il Summer Festival’ ma per tutti.
Ma
invece di agire per la cittadinanza e lottare contro i problemi che la
attanagliano, la suddetta assessora pensa a portare a Lucca altri
concerti di classica, magari diretti, qualcuno potrebbe ipotizzare, da
qualche celebre direttore vicino alla parte più nera della giunta.
Niente di nuovo sotto il cielo. Purtroppo. Lucca ai soliti noti e tutti gli altri a subire.
Che bella storia.
Partito della Rifondazione Comunista – Circolo di Lucca
Giovani Comunisti/e – Federazione di Lucca
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