Assessore Barsanti : chiarimenti sul Campo di Carignano ( capitolo 4 )

Cap. 4 - La situazione attuale e il futuro dell’impianto. Sulla base di tutto quello detto e scritto nei post precedenti, e senza tanti giri di parole, ad oggi la condizione dell’infrastruttura esistente di Carignano non consente di poter destinare il suddetto impianto all’uso per il quale era stato originariamente programmato. Se vi fossero state vecchie strutture autorizzate, o se gli spogliatoi avessero rispettato la distanza minima di sicurezza dal corso d’acqua, questo impianto lo avremmo potuto salvare. Non essendovi niente di tutto questo e non avendo, in passato, rispettato i requisiti richiesti dalla normativa, ciò che è presente oggi in termini di edificazioni o strutture permanenti è da ritenersi in gran parte abusivo e non rispondente alle norme di sicurezza, compresa ovviamente la tribuna. , ’ ? ? 3, con un battente idraulico definito nella carte di PO- Tr 200 che passa da 5,02mt a 2,31mt nell’area dell’impianto sportivo, per il quale non sono consentite nuove edificazioni. Smantellate non per volontà di questa amministrazione, come scritto in malafede da qualcuno, ma a causa della , che ad oggi non lascia scampo. All’attuale amministrazione non è rimasta altra possibilità che dare avvio al procedimento per l’inagibilità dell’impianto, attraverso il dialogo con gli attuali gestori e secondo le tempistiche e le procedure necessarie. Ringraziamo Bruno Dianda e la dirigenza della società sportiva del S. Alessio che ha svolto con passione la propria attività sull’impianto di Carignano, contribuendo alla crescita della comunità attraverso l’opera meritoria della promozione dello sport. L’amministrazione ha già avviato un percorso per trovare una soluzione alternativa che possa soddisfare le esigenze della suddetta asd. ’ ? , privo di strutture e sarà destinato ad essere usufruito liberamente da ragazzi o adulti per giocare a calcio. Non un generico ‘parco pubblico’ quindi, come affermato da giornalisti acchiappa-like, ma un campo sportivo libero, che potrà rispondere alle esigenze di molti ragazzi della zona e non. Questi sono i fatti, questa è la realtà e la storia di questo impianto. Qualcuno pensa che la sistemazione e la messa a norma dei campi sportivi, dopo decenni di abbandono, si possa compiere in tre mesi, palesando la propria totale malafede. Io posso soltanto dirvi che il lavoro prosegue a ritmo serrato e che, quando arriverà il momento della chiusura del cerchio, questa amministrazione dimostrerà che sui campi sportivi sarà esistito un ‘prima’ e un ‘dopo’. https://www.facebook.com/fabiobarsantilucca
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