Bagni di Lucca: Fratelli d'Italia vuole mettere la Resistenza in Frigo
Bagni di Lucca: Fratelli d'Italia vuole mettere la Resistenza in Frigo
La settimana scorsa, si sono svolte a Bagni di Lucca alcune iniziative, organizzate dal Comune e dall'Anpi, per celebrare l'ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo. Nella città termale, è bene ricordarlo, fu attivo un campo di concentramento per ebrei italiani e stranieri - situato presso l'ex Grande albergo "Le Terme", in località Bagni caldi - che rimase aperto dal dicembre 1943 al gennaio 1944, quando la deportazione definitiva dei detenuti ne comportò la chiusura. La repressione contro la Resistenza partigiana fu estremamente feroce e sanguinosa: a Montefegatesi, il 14 Luglio 1944, i tedeschi rastrellarono circa 90 persone e uccisero due giovani. A Ponte a Serraglio il 18 luglio 1944 furono fucilati 8 partigiani. In Valfegana, lo stesso giorno, ne furono fucilati altri quattro.
Fatti raccontati in varie libri da Virginio Monti, scrittore e membro dell'Anpi.
Di fronte a queste vicende, al ricordo delle vittime e alla celebrazione della Liberazione, chi rappresenta Fratelli d'Italia in consiglio comunale non ho trovato di meglio che inventarsi un miserabile e imbarazzante pretesto per attaccare gli eventi
commemorativi.
La meloniana Valentina Frigo, infatti, ha scritto: "quando un Comune ha poche risorse da investire, sarebbe opportuno che queste venissero dirette verso quelle attività in grado di generare un ritorno economico, creare posti di lavoro e richiamare un pubblico vasto. Il buon senso avrebbe suggerito quindi di indirizzarle per iniziative legate al centenario di Puccini al fine di generare un’utilità concreta nel medio e lungo periodo. Invece si è deciso di utilizzarle per le due giornate in programma questo fine settimana, dedicate all’ottantesimo anniversario della liberazione di Bagni di Lucca e Media Valle. Nulla da eccepire sul valore della commemorazione storica, ma solo sulla decisione di investire risorse importanti su un unico tipo di iniziativa".
È tutto un problema di risorse, insomma. Lo devono aver pensato anche Giorgia Meloni e tutti i rappresentanti del Governo, quando - ad agosto - hanno disertato la celebrazione dell'ottantesimo anniversario della strage nazi-fascista di Sant'Anna di Stazzema: troppo costose 'ste cerimonie: perché non investire le risorse utilizzate in un bel festival canoro, per attrarre turisti? Idem per Marzabotto, dove si è replicato quanto avvenuto a Sant'Anna.
Ma non bisogna pensar male: è solo un problema di risorse.
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