Lucca, 3 ottobre -
Difendere Lucca commenta il risultato delle elezioni provinciali,
valutando positivamente il risultato del sindaco Pardini, pur ribadendo
la sostanziale inaffidabilità dell'area centrista che aveva assicurato
voti solo in piccola parte arrivati.
“Il
risultato del candidato del centrodestra – si legge nella nota – è
indiscutibilmente superiore al numero dei voti che disponeva, negarlo è
semplicemente una bugia. Il 45% dei voti è il segno che Pardini gode di
considerazione ben oltre i confini comunali e che è in grado di attrarre
consensi anche fuori dal perimetro della coalizione. Va però aggiunto
che sono state smentite le tesi di chi, vendendo la pelle di un orso che
non possedeva, aveva assicurato supporto, in buona parte evaporato: una
lezione che conferma l'inaffidabilità di quella vasta e composita area
che si chiama terzo polo e che si cela dietro sigle più o meno
civiche”.
Ma
per Difendere Lucca le elezioni provinciali hanno evidenziato anche il
grave stato di crisi del Pd lucchese, incapace di portare a Palazzo
Ducale anche un solo esponente: un risultato disastroso. “Fa sorridere
l'analisi trionfante del Pd e dei suoi alleati lucchesi – prosegue la
nota – vedono un mondo che non esiste e si ritrovano a non avere nemmeno
un proprio rappresentante, dopo aver perso la presidenza provinciale
ormai da dieci anni”.
"La
sinistra lucchese non ha quindi un esponente in consiglio provinciale,
il proprio candidato è stato impallinato dai compagni di banco, la
partita politica è stata giocata tutta a Capannori - vero centro
politico del Pd - dove Menesini ha dimostrato ancora una volta di saper
piazzare uomini di sua fiducia: dopo il candidato di Capannori, ecco
quello alla Provincia. La corrente sulla carta maggioritaria della
Schlein ha contato quanto il due di picche, ma il Pd esulta. Forse si
consolerà con un posto di lavoro vicino casa e di prestigio per il suo
ex candidato sindaco. Chi si accontenta, gode”.