“Burma.
L’arte di Sawangwongse Yawnghwe fra Birmania ed Europa”
L’opera di Sawang racconta, attraverso immagini simboliche, il duro conflitto fra
 tirannia e democrazia che da anni affligge il popolo birmano.
La mostra sarà inoltre occasione per ammirare una selezione di lavori in cui l’artista
 si confronta con la tradizione culturale europea
Dal 21 settembre al 3 novembre 2024
Fondazione Ragghianti
Via San Micheletto, 3 - Lucca
Lucca, 20 settembre 2024. La Fondazione Ragghianti, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio
 di Lucca e la
partnership del Kunsthistorisches
 Institut di Firenze, presenta: “Burma. L’arte di Sawangwongse Yawnghwe 
fra Birmania ed Europa”,
 una mostra dedicata alle opere dell’artista birmano Sawangwongse 
Yawnghwe (Sawang). L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 21 
settembre al 3 novembre 2024.
La
 mostra, curata da Max Seidel e Serena Calamai, consiste in una 
selezione di oltre sessanta opere
 dell’artista, alcune di grandi dimensioni, molte delle quali incentrate
 sull’aspro e interminabile conflitto fra tirannide e democrazia che 
interessa la Birmania da oltre mezzo secolo. Anziché limitarsi al 
semplice resoconto delle tragedie che caratterizzano
 la storia recente del Paese, Sawang rappresenta i disastri della guerra
 attraverso immagini simboliche, spesso ispirandosi a Francisco Goya.
La
 stessa biografia dell’artista, nato nell’area controllata dai ribelli 
nello Stato birmano di Shan,
 si intreccia con i drammi racchiusi nelle sue opere. Suo nonno fu il 
primo presidente della Birmania dopo la fine del colonialismo inglese, e
 fu ucciso in un colpo di stato militare. In seguito all’attentato, suo 
padre e sua nonna fondarono un movimento di
 resistenza. Sawang ha trascorso tutta la sua vita in esilio politico, 
dalla Thailandia, al Canada, ai Paesi Bassi, dove attualmente risiede.
L’arte
 di Sawang, attivo sulla scena internazionale con esposizioni a Taiwan, 
in Germania, negli Stati
 Uniti, in Israele e in Olanda, diventa pertanto testimone delle 
sofferenze dei popoli oppressi, e questa mostra ne raccoglie alcuni 
esempi di straordinaria potenza, in cui l’autore riesce a plasmare in 
linguaggio figurativo la profonda essenza storica del
 dramma birmano: da una parte la battaglia pacifica dei monaci 
buddhisti, che protestano contro la dittatura solamente levando le mani 
in preghiera, e dall’altra la violenza della giunta militare.
Oltre
 ai lavori dell’artista ispirati dalla storia politica del suo Paese di 
origine, l’esposizione
 dedica spazio a un ciclo di opere in cui Sawang riflette su importanti 
temi della pittura europea moderna, confrontandosi con la tradizione 
culturale del nostro continente da una prospettiva distante dal punto di
 vista spaziale ma intensamente sentita, che
 aggiunge profondità alla sua opera. Una parte della mostra ospita 
infatti una selezione di lavori che traggono ispirazione da
“Le Chef-d’œuvre inconnu” di Honoré de Balzac, che, raccontando 
l’impossibile ricerca del capolavoro assoluto, analizza il rapporto tra 
rappresentazione e realtà. Infine, l’esposizione accoglie alcune opere 
che riflettono il grande conflitto tra arte
 e vita, che fu descritto da Émile Zola ne “L’Œuvre” nel 1886.
Come dichiara Max Seidel, co-curatore della mostra insieme con Serena Calamai, il suo incontro con
 Sawang “ebbe luogo in Toscana poco dopo la Saffron Revolution 
del 2007, e a seguito di quei colloqui l’artista creò una serie di 
disegni riferiti alla repressione dei monaci buddhisti da parte della 
brutale forza armata dei soldati della giunta militare.
 Già nelle prime opere grafiche Sawang scelse di rappresentare la guerra
 in Birmania attraverso immagini simboliche, sottraendosi a una mera 
raffigurazione cronachistica degli eventi”.
“Siamo
 lieti di annunciare l’apertura di una nuova mostra a settembre, la 
terza di quest’anno intenso
 alla Fondazione Ragghianti, dedicata a un artista la cui produzione 
assume contorni universali alla luce dell’attuale contesto storico”, 
dichiara Paolo Bolpagni, direttore della Fondazione Ragghianti. “Lucca, 
città-simbolo di una secolare lotta per la propria
 libertà, appare un luogo ideale per accogliere questa mostra, che 
conferma un impegno continuo nel promuovere artisti e temi meritevoli di
 approfondimento, offrendo al pubblico un’esperienza culturale 
stimolante e significativa”.
Luogo:
Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti - ETS
Via San Micheletto, 3 - Lucca
Durata della mostra:
aperta fino al 3 novembre 2024
Orari di apertura:
dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 18
Biglietto d’ingresso:
5 euro
Biglietto ridotto:
3
 euro per: possessori della Artsupp Card • possessori del biglietto 
cumulativo del Complesso Museale
 e Archeologico della Cattedrale di Lucca • gruppi superiori alle 
quindici unità • minori di diciott’anni • studenti di università, 
accademie d’arte e conservatori provvisti di tesserino • militari e 
forze dell’ordine con tesserino
Biglietto gratuito per:
bambini
 fino ai sei anni • disabili (e accompagnatore) • un accompagnatore per 
ogni gruppo • studenti
 delle università toscane provvisti di tesserino • scolaresche (della 
primaria e delle secondarie) • dipendenti e membri degli organi 
istituzionali della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e relative 
famiglie • insegnanti • soci ICOM • giornalisti e guide
 turistiche con tesserino
Info:
www.fondazioneragghianti.it
 - info@fondazioneragghianti.it
 - tel. +39 0583 467205
Fondazione Ragghianti
Fin
 da subito ha sede nel quattrocentesco Complesso monumentale
 di San Micheletto a Lucca, e comprende uno spazio espositivo, una 
biblioteca specializzata, un archivio, una fototeca, una videoteca, una 
casa editrice che si occupa di produrre libri, pubblicazioni 
specialistiche e due riviste («Luk»
 e «Critica
 d’Arte»)
 e un centro studi che svolge attività di ricerca e didattica e bandisce borse di studio post-dottorali.
Fin
 dai suoi esordi la Fondazione si propone di promuovere
 l’attenzione verso l’arte sia tra gli appassionati sia presso il grande
 pubblico, attraverso mostre dedicate a varie forme di espressione, 
incentrate su tendenze e artisti e temi meritevoli di approfondimento.
A
 partire dal 1992 la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca
 è il principale ente sostenitore e finanziatore della Fondazione 
Ragghianti, presieduta da Alberto Fontana e guidata dal direttore Paolo 
Bolpagni.
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Elena Fiori