Pd Lucca: “Rete dei Patrioti in Processione, il sindaco ancora una volta non vede, non sente, non parla”



La partecipazione della Rete dei Patrioti alla Processione di Santa Croce, e soprattutto il silenzio che ne deriva da parte di chi amministra la città, è l’emblema del caos che regna nell'amministrazione Pardini e della debolezza dello stesso sindaco. A dirlo è la segreteria del Partito Democratico comunale di Lucca.

Al sindaco - proseguono - chiediamo: ma chi guida veramente la sua maggioranza? Possibile che l'estrema destra possa agire indisturbata con il sindaco Pardini che, ogni volta, nicchia, finge di non vedere, minimizza e, soprattutto, cerca la solita polemica contro l'opposizione, colpevole di fare - bene - il suo mestiere? Durante la Processione di Santa Croce, un momento sentito e di grande importanza per la città, la Rete dei Patrioti, movimento di estrema destra, ha sfilato con le bandiere utilizzate dall'esercito russo in Ucraina. E invece di stigmatizzare l'accaduto, di chiedere conto, di bandire, di prendere - sia mai - posizione, il sindaco se la prende con chi chiede spiegazioni, sostenendo che sono tutte invenzioni, che non è stata la sua amministrazione ad autorizzare la partecipazione di questo movimento, che non esistono legami, minacciando anche denunce. Peccato però che l'organizzazione della parte civile della Processione sia supervisionata proprio dal Comune di Lucca e nello specifico proprio dalla segreteria del Sindaco. Quindi, delle due luna: o la partecipazione della Rete dei Patrioti è stata autorizzata, oppure si sono imbucati. In entrambi i casi, male, anche perché risulta difficile credere che l'amministrazione non ricordi del sostegno ricevuto indirettamente dalla Rete dei patrioti, quando nel 2022 appoggiava la lista Difendere Lucca, parte integrante dell'attuale maggioranza e fautrice della vittoria di Pardini”.

Così è - aggiunge la segreteria Pd -. Abbiamo al governo lestrema destra che agisce impunita, con un sindaco che si volta dallaltra parte. È successo lo scorso gennaio, con Dugin, ideologo di Putin, ospite di un convegno a Lucca fissato proprio il 27 gennaio, Giorno della Memoria. È successo poche settimane fa quando lassessore Barsanti ha partecipato alla festa dei tifosi della Lucchese e con lui, in videoconferenza, anche il latitante pluripregiudicato Andrea Palmeri. Il sindaco continua a scegliere la via del silenzio, senza mai prendere le distanze. Cosa che, mai come in questo caso, fa rima con assenso. Del resto, cosa si può fare quando, pur di vincere, si è accettato di consegnare la città all’estrema destra? Si può solo tacere e voltarsi dallaltra parte”.

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