PD, abbiamo perso le elezioni, non il diritto di parola


È dal 27 giugno, cioè dalla vittoria del centrodestra al ballottaggio per scegliere il nuovo sindaco di Lucca, che gli esponenti della nuova opposizione di centrosinistra, ogniqualvolta provano ad esprimere un parere, un'osservazione o un suggerimento, vengono bersagliati e criticati da schiere di commentatori e di leoni da tastiera pronti ad offendere e a sminuire qualsiasi contenuto a suon di "rosiconi", "vi brucia", "prendetevi un Maalox" e altre uscite di simile natura. Davvero un basso livello di confronto e una strana concezione di democrazia, tanto più quando queste esternazioni provengono da aperti sostenitori o addirittura da candidati delle liste che poi hanno vinto le elezioni. Da chi ha accusato per anni l'amministrazione Tambellini di arroganza e di autoreferenzialità ci si aspettava un atteggiamento diverso, anche e soprattutto per tenere fede alle buone intenzioni del neo sindaco di ricucire gli strappi nella società ed essere il primo cittadino di tutti. Ci possono spiegare costoro come intendono farlo, se appena un consigliere di opposizione dice la sua viene vessato e offeso, indotto nemmeno troppo velatamente al silenzio? 

L'alternanza è il sale della democrazia, a Lucca i cittadini (pochi) che sono andati a votare hanno scelto chi dovrà governarli per i prossimi 5 anni. Il centrosinistra ha accettato il risultato elettorale, lo ha dimostrato con i primi atti in consiglio comunale, decisamente dai toni e dai contenuti diversi rispetto a quelli che la precedente opposizione, allora guidata dal neo assessore al turismo, ebbe. Ha accettato il risultato elettorale e si è posta responsabilmente all'opposizione ma questo non può mai, in nessuna maniera, giustificare atteggiamenti squadristi o repressivi, in contrasto al sacrosanto diritto di parola, né da parte di chi oggi è chiamato a governare la città né dalle loro truppe cammellate sparse sui social. 

Abbiamo perso le elezioni, ma non il diritto di manifestare la nostra contrarietà a ciò che non ci convince e, soprattutto, di dare voce a quel quasi 50% di elettori che hanno espresso un voto a nostro favore. Per il bene della democrazia e del vivere civile sarà bene che questo fatto venga al più presto accettato da tutti. Ai consiglieri di opposizione va quindi il nostro incoraggiamento a continuare a lavorare a testa alta nell’interesse della città tutta, certi del nostro sostegno dentro e fuori il Consiglio Comunale.


Stefano Tomei

Segretario Circolo PD Sant’Anna

Questo post ha 7 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/1524/pd--abbiamo-perso-le-elezioni--non-il-diritto-di-parola.php