IL POPOLO DELLA FAMIGLIA DI LUCCA E CAPANNORI DICE LA SUA SUL TOSCANA PRIDE

IL POPOLO DELLA FAMIGLIA DI LUCCA E CAPANNORI DICE LA SUA SUL TOSCANA PRIDE

Il Popolo della Famiglia di Lucca e Capannori, per mezzo dei referenti Ilaria Giurlani e Mario Motta, esprime il proprio disaccordo con la manifestazione del Toscana Pride che si svolgerà a Lucca sabato prossimo 7 settembre, a ridosso della festività di Santa Croce. “Questo tipo di eventi, svoltosi già in altre città, non è stato soltanto festa, colori e musica, ma anche provocazione, in alcuni casi arrivando fin quasi all’oltraggio, pensiamo, ad esempio, a Roma e Milano” ricordano i due referenti. “Quello che spaventa un po’ è il fatto che, nella stragrande maggioranza delle interviste delle persone che partecipano al Pride, c’è una fortissima carica antifamilista e antiecclesiale. I due nemici sono la famiglia, chiamiamola tradizionale, e la Chiesa. Con questo non ne vogliamo fare una colpa ai militanti Lgbt. Sono stati portati su questo terreno… Ci viene in mente la mitica senatrice, madre delle unioni civili, Monica Cirinnà che nel 2019 manifestava con un cartello con scritto “Dio, patria e famiglia, che vita di merda”. Per Giurlani e Motta “il nodo del problema è dunque al cuore di una certa militanza di sinistra che ha sostituito i diritti sociali con la pappetta dei cosiddetti diritti civili. Non ci preoccupa tanto la “carnevalata” del Pride. L’elemento preoccupante è la battaglia politica che è al fondo della carnevalata, che permette tutto questo, che lo rende accettabile per un versante molto ampio della sinistra di questo Paese. I referenti del Popolo della Famiglia proseguono: “Il problema è, c’è un bene o c’è un male in queste manifestazioni? C’è un bene o c’è un male nel dire che va abbattuta la famiglia tradizionale? Per noi c’è un male. È un bene o un male irridere i simboli religiosi che sono un collante e una radice profonda in particolare in Italia? Per noi è un male. E dunque non possiamo che esprimere il nostro dissenso a questa manifestazione, augurandoci che si lascino in pace la famiglia e la Chiesa, oltretutto considerando la vicinanza della Festività di Santa Croce, molto sentita da gran parte della cittadinanza della nostra città. Cerchiamo di uscire da questa narcosi del “pensiero unico” che sta livellando le menti di una enorme moltitudine di persone, che rincorrono le mode, accettando tutto ed il contrario di tutto. Occorre più coraggio per risvegliare gli animi e le menti anche se si rischia di venire etichettati con parole fuori contesto da coloro che per primi dichiarano la libertà di opinione, ma che spesso ti tolgono l’opportunità di esprimerla.




Popolo della Famiglia Lucca e Capannori
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