“Sul tema della scuola di Fabbriche di Vallico, prendo con dispiacere atto della risposta
sconclusionata del consigliere Onesti, che passa dai cartelli stradali ai cantieri, dimostrando non
solo la sua pochissima attenzione e conoscenza della materia, ma anche il malcelato intento di
nascondere la sua incompetenza spostando il focus con accuse che niente hanno a che fare col
plesso scolastico.
Passando ai punti specifici, comprendo che il consigliere Onesti non sia abituato a un consiglio
comunale che lavora e che rispetta le regole, ma vorrei fargli presente che ormai dal 2015, all’epoca
del suo predecessore di Barga, il consigliere Boggi, che saluto e ringrazio, che i consigli sono
videoregistrati col fantomatico “notebook”, proprio per garantirne la massima trasparenza. Se poi il
consigliere Onesti ha difficoltà nel rivederseli su uno strumento basilare come YouTube, la
responsabilità non può certo essere addossata a questa amministrazione.
Per quanto concerne il tema del consiglio comunale straordinario, vorrei rimarcare come gli errori
di forma da me contestati nella precedente dichiarazione, possono essere verificati nello stesso
regolamento da lui più volte invocato che chiarisce ogni punto come, del resto, fa anche il testo
unico degli enti locali, strumento forse sconosciuto al consigliere Onesti.
Tornando invece al punto focale della questione, la scuola di Fabbriche di Vallico, mi permetto di
suggerire a Onesti un ripasso delle norme di iscrizione ai plessi scolastici, ai quali, come dovrebbe
quantomeno in teoria sapere, ci si iscrive a gennaio.
Se a gennaio i genitori hanno iscritto i propri figli alla nostra scuola, dando quindi il chiaro segnale
di voler puntare sulla continuità del percorso educativo qui intrapreso, viene lecito chiedersi cosa
sia cambiato, d’un tratto, proprio a giugno, quando hanno maturato la decisione di spostare i bimbi
da Fabbriche di Vallico.
Sfortunatamente per Onesti, il suo goffo tentativo di disinformazione deve scontrarsi con la realtà
dei fatti, resa palese dalle affermazioni pubbliche dei suoi seguaci che, immediatamente dopo la
sconfitta, hanno annunciato la decisione di togliere i propri figli dalla nostra bella scuola.
Dichiarazioni rese ancor più tristi dalla dichiarata motivazione alla base di tale scelta: non
l’interesse dei bimbi ma, semplicemente, una forte antipatia per il sindaco uscito vincente dalle
elezioni.
La dichiarazione di un genitore che ha lavorato con l’ex sindaco Giurlani, testimonia ulteriormente
come questa sia solo una partita politica, perché di nuovo si arriva a comunicare solo parzialmente
la realtà dei fatti nell’ottica di giustificare sempre e comunque il proprio schieramento di
provenienza.
Forse sarebbe il caso di essere meno ipocriti, di pensare meno alle rivalse politiche e più
all’interesse della comunità. Capisco che venendo da Barga, questo sia probabilmente l’ultimo degli
interessi del consigliere Onesti, ma spero si renda conto di come le posizioni e le scelte scellerate dei
suoi abbiano inflitto un danno inimmaginabile a questo territorio.
Onesti e la sua squadra stanno approfittando del loro ruolo istituzionale per colpire politicamente
me a danno della nostra comunità, ma vi garantisco che tali scorrettezze non troveranno terreno
fertile, perché, al di là delle calunnie, ciò che resta sono i fatti.
E i fatti raccontano di un’amministrazione che si è spesa anima e corpo per tenere questa scuola
aperta per un decennio, capace, negli ultimi anni, di portare in media qua 8 bimbi attraverso progetti
dedicati. Se Onesti è davvero così preciso e trasparente come dice, perché non ha fatto cenno ai
250mila euro da noi investiti sulla struttura? Perché non cita gli innumerevoli contributi che questa
amministrazione ha stanziato per portare qui i bimbi da fuori Comune?
Anche nel dibattito politico, esistono limiti di decenza che non devono essere valicati e il
consigliere Onesti li ha ormai ampiamente superati: a questo punto, certe esternazioni non posso
neanche più essere scusate.
Lo aspetto dunque volentieri in consiglio per discutere fatti alla mano, senza illazioni e
informazioni fuorvianti. Sempre ammesso, ovviamente, che nel frattempo il consigliere Onesti
abbia appreso come si richiede un consiglio comunale straordinario.
Il sindaco Michele Gianninil