Tutto è in vendita da chi scrive a chi vende parole già scritte

Qualche riflessione sull'articolo "Librai e parolai" https://lavocedilucca.it/post/14910/librai-e-parolai.php 

Quante belle parole della "sinistra" sull'importanza della Donna e poi? La prima donna capo del governo in Italia viene dal fascismo.

Sempre la stessa titolare della libreria chiusa (Lucca Libri l'ha fatto con molta più dignità) donna di sinistra oggi scrive su quel foglio (anzi Giornale non vaccinato) che tutto è tranne che di sinistra.

"Quelli che oggi si dolgono e chiedono riflessioni, ma naturalmente solo dopo che ha chiuso Lucca libri perchè la Ubik era sì una libreria (e che libreria) ma la titolare ha scelto col tempo di andare contro il meschino "Sistema" dei parolai." 
Allora Lucca libri era nel sistema dei parolai ? Che classe, che stile che coerenza... Questo quanto detto nell'articolo "Librai e Parolai". Allo stesso modo ci sono giornalisti e pennivendoli che fanno pubblicità occulta, magari a nero, di loro non ne dice niente nessuno? 

Le catene dei libri: ho smesso di comprare libri e sono passato a Kindle, dopo aver comprato all'Ikea una piccola libreria per il bagno, ultimo posto disponibile in casa per libri. I librai si rassegnino: o sono venditori di libri antichi e da collezione od il loro destino è inesorabilmente segnato. Amo i libri di carta ed amavo entrare nelle vecchie librerie a curiosare, a sentire l'odore della carta e della polvere a farmi consigliare su prodotti adatti al mio gusto. Basta, stop. Mondo finito. Ha aperto una libreria ma non ci ho messo piede perché i libri, tutti anche quelli "brutti" non sono merce da mettere in vetrina come alla esselunga, hanno la loro dignità e proteggono oltre che la lingua anche il potere di saper ragionare in proprio, anche senza bisogno di essere còlti. Salto per ora la parte politica del post perché ognuno avrebbe fatto quello che è stato fatto. Oggi, e scusate la banalità il mercato in generale, non si fa per editto ma è il consumatore che decide e non è possibile in un libero mercato cercare di proibirlo od orientarne la vendita. Quindi credo che sia giusto il grido di dolore della Ubik ma inevitabile. 

 Non posso sottrarmi al discorso politico che è sottinteso: è chiaro che che chi ha lo scettro comanda ma quello è un problema nostro quando votiamo se vogliamo che il re non si circondi di servitori giullari senza arte né parte che fanno gli interessi degli amici coetanei con cui erano solito andare a fare la partita a calcetto. Forse se si fermavano li era meglio.
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