Librai e parolai

Ci sono i librai e ci sono i parolai. I librai rischiano del proprio con passione anche eccessiva perché di furore ne serve tanto per imprese simili. Già essere donne imprenditrici necessita di grande grinta in Italia e a Lucca, figurarsi in ambito librario. Quante belle parole della "sinistra" sull'importanza della Donna e poi? La prima donna capo del governo in Italia viene dal fascismo. Sì perchè poi ci sono i parolai. Quelli che oggi si dolgono e chiedono riflessioni, ma naturalmente solo dopo che ha chiuso Lucca libri perchè la Ubik era sì una libreria (e che libreria) ma la titolare ha scelto col tempo di andare contro il meschino "Sistema" dei parolai. Si ricordano ai tempi manifestazioni e infuocati incontri contro l'apertura della Ubik vista come lo sbarco di una pericolosa catena che avrebbe portato all'estinzione delle piccole librerie. La Ubik non era e non è una catena, ma lorsignori erano troppo impegnati a fare le anime belle: è formata da piccole librerie che si mettono sotto il marchio Ubik e utilizzano certo i benefici ad esempio di avere un distributore come Giunti, ma per il resto il rischio e la gestione sono in capo a chi decide di investire. Ogni proprietario decide come gestire la sua libreria e infatti le Ubik ovunque, aprono e chiudono. E' molto, molto più difficile veder chiudere una Feltrinelli. Quelle semmai, con la loro ricchezza e potenza anche comunicativa e la gestione standardizzata in tutto il Paese, fanno chiudere gli altri. E infatti sbarca la Feltrinelli a Lucca e chiudono due librerie. Solo che per lo sbarco della Feltrinelli guarda un pò non ci sono state sollevazioni, raccolte firme, accorate parole e tutto il campionario parolaio che da decenni conosciamo. E come ha fatto questa grande catena a sbarcare a Lucca? Mistero. Tutto guarda caso si è svolto ordinatamente e in silenzio. Visto che ha aperto poco dopo l'insediamento della Giunta Pardini chiaramente tutto il non semplice percorso deve essere stato svolto negli anni precedenti quando governava Tambellini. Perchè i parolai oggi impegnati a spendere lacrime e parole, parole, parole sono solo parole, non se lo ricordano ma hanno governato e per ben dieci anni. Tutta la stantia massa di parole non impedirebbe neanche a un bambino di capire che dietro lo sbarco ci sono il legame del marchio con i Comics e quindi Lucca Crea nonchè lo storico rapporto Feltrinelli-"Sinistra". Eh già: a destra le Esselunga, a sinistra le Feltrinelli. E' il bipolarismo italiota, bellezza. Ma i parolai come sempre non c'erano. E se c'erano dormivano. Eppure hanno talmente governato da piazzare, pensa te, a Lucca Crea la Fazzi appena trombata ad elezioni. Però le riflessioni ha da farle la città ovviamente. Quindi Lucca si chiederà come ha fatto ad adottare lo schema binario che alterna catena-paninoteca/pizzeria e ad appaltare la cultura a Summer Festival, Comics e Fondazione. Per quelli di serie B ci sono le due lire del magnifico calendario Vivi Lucca (se gliela fai). La città riflettendo allora si chiederà il senso di certe gite intercontinentali in Cina: perchè si ricordano gemellaggi con sconosciute cittadine sperdute nelle vaste lande oltre la Grande Muraglia cinese. Viaggi partiti ovviamente da quell'aeroporto di Pisa di cui, pur essendo a 15 km, in dieci anni i parolai si sono totalmente disinteressati. Si ricorda anche la festosa inaugurazione di musei della Francigena con annessi "ristori per pellegrini" oggi finiti al Tony Lazzaroni e ai suoi buffet. Si ricorda anche un sindaco dichiarare di non assegnare l'incarico di assessore alla Cultura perché non trovava gente più competente di lui. Ecco: una bella risata è il principale risultato in campo turistico raggiunto da questi parolai che oggi chiedono riflessioni alla città. Però che volete: si tratta degli stessi personaggi che sono arrivati a denunciare e chiedere danni ai cittadini (caso forse unico al mondo), pochi mesi prima della campagna elettorale. Ci vogliono dei geni per certe imprese. Cittadini che protestavano per cosa? contro la realizzazione di tettoie milionarie di cui neppure i geni sanno tutt'ora cosa fare. Capolavori. Come la faccia di questa gente. Sì, ci vuole la faccia di geni simili per dolersi della chiusura di due librerie e chiedere agli altri di interrogarsi. Vadano a interrogarsi loro di fronte agli spazi vuoti di Lucca libri e Ubik e ricordino, se gliela fanno, tutti gli altri vuoti che hanno creato nel territorio e nella Cultura delle persone.
Questo post ha 33 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/14910/librai-e-parolai.php