Sicurezza


 

Questa mattina ho toccato con mano come sia facile piangere chi ha un incidente sul lavoro: passando con la bicicletta, mi sono fermata a buttare un pezzo di carta in uno dei cestini appesi lungo la strada. Sulla mia testa stavano però lavorando e un signore mi ha urlato di allontanarmi e di stare attenta!. Guardando all’insù ho visto un oggetto metallico molto pesante che stavano calando.

Ho reagito molto male e ho detto loro che non ero io che dovevo stare attenta ma che doveva esserci qualcuno per rendere tutto in sicurezza. È arrivato un ragazzo senza casco e io me la sono presa anche con lui gridandogli “dov’è il casco” e aggiungendo che sarei andata dai vigili.

E dai vigili sono andata.

La prima risposta non mi è piaciuta e cioè che il controllo non è di loro competenza. Ho però aggiunto che se avessi sentito parlare di un incidente sul lavoro avrei dato i numeri. Credo che, dopo avermi chiesto nome e numero di telefono, abbia fatto la segnalazione dovuta.

Troppe volte mi chiedo se con un maggiore controllo e sensibilizzazione forse potremmo ridurre gli incidenti sul lavoro.

Gianna Traverso Coli

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