Fumatori maleducati

Signor Sindaco

Signora Assessore all’ambiente

Polizia Municipale settore ambiente / inquinamento

 

E pc    La Nazione

            La Voce

 

Gentili signori,

la foto che vi invio non è che una delle panchine circondate da mozziconi di sigarette che si trovano sulle Mura.

La memoria mi suggerisce che “in teoria” non si deve sporcare o lasciare immondizia sui monumenti, dove giocano bambini,  persone fragili ecc. ecc.

Chi abbandona cartacce vicino alle chiese, spesso lascia anche i mozziconi di sigaretta e la normativa del Comune prevede salate sanzioni per coloro che sono trovati a fare ciò.

 

DENUNCIO CHE SULLE NOSTRE MURA: NEI PRESSI DI OGNI PANCHINA O GIOCO PER BAMBINI VENGONO ABBANDONATI MOZZICONI DI SIGARETTA.

 

Per dimostrarvi la nocività di tale abbandono, vi allego una parte di articolo di Simone Fant che potete trovare sulla rete così come potete trovare anche le indicazioni Europee in merito alla nocività di tale tipo di rifiuto.

 

Gradirei saper quali sono gli investimenti che sono previsti per sanare i nostri monumenti e la città da questo insidioso e sconosciuto tipo di inquinamento.

Ringrazio

 

Gianna Traverso Coli

Via S. Giorgio 4 Lucca

 

RIFIUTI, DI CHI È LA RESPONSABILITÀ DEI MOZZICONI DI SIGARETTA?

I MOZZICONI SONO IL RIFIUTO PIÙ SCARTATO AL MONDO: MA COME RACCOGLIERLI, SMALTIRLI E RICICLARLI?

di Simone Fant

Si buttano per terra pensando che siano rifiuti innocui, che con il tempo si biodegraderanno. La verità è che i mozziconi di sigaretta rappresentano una delle forme di littering più inquinanti. Globalmente circa 4500 miliardi di cicche sono scartate ogni anno e circa 5 miliardi finiscono nell'oceano recando gravi danni all’ecosistema marino. 

Tutte le sostanze tossiche in un mozzicone di sigaretta

Le sigarette contengono filtri composti principalmente da microplastiche, note come fibre di acetato di cellulosa, che ci mettono anni a decomporsi. Quando vengono smaltiti - due volte su tre in modo improprio - i mozziconi di sigaretta vengono scomposti dalla luce solare e l'umidità in frammenti di microplastiche, metalli pesanti e molte altre sostanze chimiche.
“Il livello di 
tossicità di questi rifiuti è stato dimostrato in uno degli ultimi studi di Enea sul tema – ci spiega Stefania Di Vito, responsabile scientifica di Legambiente. “Si parla di più di 4000 sostanze chimiche irritanti, nocive, tossiche e cancerogene”. In particolare quelle più pericolose sono nicotina, benzene, gas tossici come ammoniaca e acido cianidrico, elementi radioattivi come il polonio 210, acetato di cellulosa e la plastica di cui è fatto il filtro. 

I mozziconi di sigaretta sono il rifiuto più scartato in tutto il mondo e sono diversi anni che Legambiente conduce monitoraggi in parchi e spiagge per fotografare l’entità del problema. Secondo i dati dell’indagine park litter 2022, le cicche rappresentano il 42,2% dei rifiuti raccolti in 56 parchi urbani di 28 città, mentre per lUNEP rappresentano il 40% dei rifiuti complessivi presenti sulle spiagge del Mediterraneo. Questo è problematico nel momento in cui finiscono nel mare: se ingerite, le sostanze chimiche pericolose presenti nelle microplastiche aumentano significativamente il tasso di mortalità della fauna marina. 
“Il dato impressionante è che oltre il 20% dei rifiuti a livello europeo sono mozziconi – sottolinea De Vito - Non è ovviamente solo un problema italiano o europeo, ma grazie all’utilizzo di un protocollo comune di monitoraggio, previsto dalla Strategia per l'ambiente marino
, siamo in grado di ottenere dati condivisi e comparabili sulla quantità di sigarette disperse sulle spiagge europee”. 

Responsabilità estesa del produttore per i mozziconi

La legge sulla green economy del 2015 prevede una multa per chi getta a terra rifiuti di piccole dimensioni, compresi mozziconi di sigaretta, gomme da masticare e scontrini. Una sanzione il cui importo può andare da un minimo di 60 euro a un massimo di 300 euro, che tuttavia non ha rallentato il fenomeno del littering, cioè l’abbandono di rifiuti di piccole dimensioni in spazi pubblici aperti. L’assoluta mancanza di controlli e il comportamento inconsapevole dei fumatori sono le due principali cause della totale inefficacia del decreto.

Visti gli scarsi risultati di queste misure punitive che responsabilizzano soltanto il cittadino, in Europa si è deciso di adottare uno schema EPR (Extended Producer Responsibility) per rendere le aziende produttrici responsabili della gestione e dello smaltimento dei prodotti immessi sul mercato. Come previsto dalla direttiva europea SUP (Single Use Plastic), il 5 gennaio 2023 in Italia e in altri Paesi europei è scattata l’ora dell'EPR per i rifiuti di prodotti da tabacco. “La responsabilità estesa del produttore citata nel decreto di recepimento SUP del 2021 riguarda due aspetti in particolare – spiega Letizia Nepi,general manager a Erion Care - la gestione dei rifiuti di prodotti del tabacco per contenere il littering, laddove questi scarti vengano abbandonati e gettati per le strade; il secondo si focalizza su campagne di sensibilizzazione e informazione nei confronti dei consumatori per spiegare quali sono le conseguenze e gli impatti negativi collegati ad una gestione errata del rifiuto”.

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