Appello del sindaco Verona: «Massima attenzione alle truffe telefoniche»
STAZZEMA. Dopo l'ennesimo tentativo di inganno a danno di alcuni cittadini di Stazzema avvenuto in queste settimane, con l'intento di estorcere denaro e oro, e dopo il secondo caso di truffa (purtroppo) andato a buon fine per i malviventi pochi giorni fa, l'amministrazione comunale di Stazzema esorta i cittadini alla massima attenzione. Infatti, nonostante il Comune di Stazzema rappresenti un’isola felice in fatto di criminalità, essendo un fenomeno pressoché assente sul territorio stazzemese, non è invece immune da poche settimane alle truffe che vengono architettate iniziando da una telefonata a casa, nella quale gli anziani (le vittime predilette) vengono spaventati raccontando di finti incidenti stradali in cui sarebbero coinvolti figli o nipoti. Dopodiché il malvivente, di solito una figura giovane, si presenta a casa dell’anziana per ritirare dei contanti (anche diverse migliaia di euro vengono chiesti) per saldare il fantomatico danno dell’incidente. In questo modo già due anziane sono state colpite a Stazzema, alle quali sono stati sottratti illegittimamente diverse migliaia di euro.
«Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di persone che sono state contattate telefonicamente da alcuni che si spacciavano per il maresciallo dei carabinieri - dice il sindaco Maurizio Verona -. Ho già avvisato telefonicamente i carabinieri di Seravezza di questo fenomeno. Le vittime sono persone anziane, spesso sole, e quindi si consiglia di non dare generalità e nessuna notizia perché le forze dell’ordine e in generale le autorità se hanno bisogno di contattare i cittadini non lo fanno telefonicamente ma con altri metodi. Abbiamo registrato casi di truffe nel nostro territorio e pertanto nei prossimi giorni scriveremo alle autorità competenti perché si impegnino per sventare questi episodi spiacevoli. Intanto chiediamo ai nipoti e ai figli delle persone più fragili di istruire e mettere in allerta i propri familiari per evitare altri casi spiacevoli e truffaldini».