L'Agorà ostaggio dell'estrema sinistra

L'Agorà non è uno spazio disponibile per tutti i cittadini, o almeno lo è solo formalmente. Nella sostanza è ostaggio dell'estrema sinistra - dagli studenti alle associazione che ci gravitano, per finire a certe dipendenti comunali - che ne hanno fatto un feudo. Le sigle che protestano per la riorganizzazione ce lo confermano: nel mezzo ci sono Rifondazione Comunista e associazioni che hanno sedi in Toscana presso circoli Arci o case del popolo. Anche le scritte contro Norma Cossetto - le stesse guarda caso che hanno campeggiato in tutta la città a firma Centro Nuova Resistenza - sono un segnale inequivocabile: l'Agorà è cosa loro e non vogliono interferenze. Se il Comune vuole farci dei lavori, deve chiedere il permesso all'amalgama indifferenziato di "studenti e genitori", sempre i soliti che spuntano in ogni liceo che si rispetti per gridare ai pericoli democratici. Il Pd è stato compiacente per 10 anni, dando i contentini con Bianucci a fare da collante. La nuova amministrazione avrà le palle per renderlo un posto libero, dove a nessuno venga in mente di insultare una donna stuprata e ammazzata come un cane, solo perché di colore politico diverso?
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