Italia Sovrana E Popolare, Qualcosa Si Muove, E Sembra Farlo Bene
DI FRANCESCO TOSCANO
“Cose cattive e ingiuste (oltre che totalmente sbagliate), dette sul nostro conto, vecchie ruggini e incomprensioni le accantoniamo. Le lacrime e il sangue dei milioni di italiani che non si sono piegati a narrazione criminale e lasciapassare sono molto più importanti”.
Dal nostro Blog, dalle pagine del nostro Mensile e soprattutto dalla nostra azione abbiamo sempre sostenuto l’importanza di unire il variegato fronte del dissenso e della resistenza.
Abbiamo superato per primi gli steccati ideologici, anzi, possiamo vantarci di essere nati scavalcandoli, per primi, abbiamo compreso che il Great Reset era un autentico golpe globale, ma oggi dobbiamo onestamente riconoscere, attribuendogli il giusto merito, che Francesco Toscano ha svolto un ottimo lavoro di sintesi, unendo e aggregando varie anime, così come piace a noi e come auspicato da Monsignor Viganò.
Ancora Italia, Rizzo, Riconquistare l’Italia, Rinascita Repubblicana, Patria Socialista, Italia Unita, Comitati No Draghi e tanti italiani delusi dai partiti di sistema si sono uniti dando vita a Italia Sovrana e Popolare, un’aggregazione che sembra voglia incarnare lo spirito delle piazze del 5 settembre e del 9 ottobre, quelle piazze italiane, cristiane, popolari e sovraniste, capaci di lasciarsi alle spalle il ‘900, la destra e la sinistra e di abbandonare le logiche del divide et impera tanto care al sistema e a qualcuno che ne è ancora vittima.
Se Patria Soscialista e Italia Libera, “benedette” dall’appello di Viganò, dovessero sventolare insieme, gridando lavoro e libertà, il Tricolore e le bandiere del Dombass, sarebbe un inno alla rivoluzione nazionale e, finalmente, il de profundis al ‘900.
Condividiamo queste parole dei vertici di Italia Sovrana e Popolare: “Dobbiamo provare a battere il sistema che ha creato questa trappola del tempo, con la data del 20 agosto, per raccogliere 40.000 firme in ogni angolo d’Italia”.
Sia ben chiaro: a nessuno chiediamo e chiederemo posti in lista, ma 30 mesi di lotte e sacrifici ci danno il pieno diritto di essere a pieno titolo parte qualificata e prima linea della resistenza, ed è in questo senso che condividiamo le parole di Francesco Toscano : “Siamo e saremo sempre unitari con chi si ribella al sistema. Riteniamo comunque alleati futuri, anche quelli che, per ora, non vogliono esserci”.
Certo, ci dispiace che Francesco Toscano, come altri, che poi hanno dovuto ricredersi, sia caduto nella trappola mainstream sui fatti del 9 ottobre , piegandosi alla narrazione che ha criminalizzato, per dividere il fronte della resistenza, la più grande manifestazione spontanea e popolare di questi 30 mesi, ma non mancheranno occasioni di chiarimento se, come ci auguriamo, i nostri interlocutori vogliono, come noi, riconquistare diritti, libertà, futuro.
Tutti, lo dobbiamo agli italiani che non si sono piegati ai ricatti, abbiamo il dovere di mettere da parte rancori e personalismi.
Cose cattive e ingiuste (oltre che totalmente sbagliate), dette sul nostro conto, vecchie ruggini e incomprensioni le accantoniamo.
Le lacrime e il sangue dei milioni di italiani che non si sono piegati a narrazione criminale e a lasciapassare sono molto più importanti.
Con Toscano e Rizzo, vediamo il sostegno di importanti personalità della lotta al Green Pass e all’atlantismo guerrafondaio: Giorgio Bianchi, Paolo Borgognone, Enzo Pennetta, Fulvio Grimaldi, e tanti altri, sono figure di garanzia.
Contrapposta all’agenda di morte del globalismo, c’è un’altra agenda, quella della vita e del futuro.
Chiunque la sottoscriva merita il nostro sostegno, eccola:
Abrogazione della 194, lotta per la vita, che dagli USA segue un vento di vittoria che soffia in tutto il mondo.
Fine della guerra in Ucraina e pace nel Donbass. Fuori da Oms, Nato, Ue ed Euro.
Riconvertire il reddito di cittadinanza in reddito di maternità : 1000 euro a figlio dal concepimento alla fine del ciclo di studi.
No al piano di resilienza e alla transizione ecologica, nuovo cavallo di Troia del globalismo.
Difesa della Costituzione: no a stati di emergenza, apartheid del Green Pass, vaccinazioni di massa e obbligatorie, Stato di Polizia, sorveglianze e leggi liberticide.
Lavoro, salari e diritti sociali contro le derive neoliberiste e la tirannia tecno-finanzoaria.
Amnistia per protestati e cancellazione dei debiti con Equitalia per tutti i lavoratori italiani.
Per noi, ancora una volta conta solamente il fronte unico della resistenza e del dissenso.
Una sola bandiera: IL TRICOLORE!
Un solo slogan: NOI SIAMO IL POPOLO!
Un solo inno: LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI!
Perché ITALIA LIBERA non vuole essere né l’ennesimo gruppo, né un movimento, ma lo spirito vigile e consapevole della resistenza e di mesi di lotta di piazza, quel lievito senza il quale l’unione mancherebbe dello stesso respiro che ha animato la tenacia di chi mai ha abbandonato le piazze.
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