Fondazione Ragghianti
Mercoledì 26 giugno, ore 18
Otto Hofmann artista europeo: dal Bauhaus all’Italia
visita guidata della mostra con il direttore Paolo Bolpagni
Sale espositive al primo piano del Complesso di San Micheletto
con ingresso da via San Micheletto, 3 - Lucca
Sarà visitabile fino a domenica 14 luglio, con orario 11-19 dal martedì alla domenica, la mostra “Otto Hofmann artista europeo: dal Bauhaus all’Italia”,
 che sta riscuotendo successo di pubblico e grande risonanza sulla 
stampa, e che è allestita alla Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e
 Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca, in via San Micheletto, 3.
Mercoledì 26 giugno alle ore 18 è prevista una speciale visita guidata gratuita condotta dal direttore Paolo Bolpagni,
 co-curatore della mostra insieme con Giovanni Battista Martini. Per 
partecipare basterà presentarsi entro le ore 17:45 e acquistare il 
biglietto d’ingresso (intero 5 euro, ridotto 3 euro, gratuità per alcune
 categorie; per informazioni, tel. 0583 467205).
Con oltre centoventi opere esposte, inclusi molti inediti, la mostra comprende le opere realizzate al Bauhaus, dove Hofmann fu allievo di Albers, Kandinskij, Klee e Schlemmer
 e, nel 1930, fu allestita una sua personale di dipinti e disegni. 
Inoltre sono presentati i quaderni degli appunti delle lezioni seguite 
fra il 1928 e il 1930 nell’istituto di Dessau.
Arruolato
 forzatamente, Hofmann fu inviato al fronte in Russia, dove restò poi 
prigioniero fino al 1946. Questo difficile periodo è ricordato con una 
serie di acquarelli eseguiti sulle lettere inviate alla moglie e agli 
amici, e con un nucleo di toccanti fotografie.
Sono
 di seguito esposte sia le opere realizzate nell’immediato dopoguerra al
 suo ritorno nella Germania orientale, in un clima di oppressione a 
causa delle crescenti divergenze con la nuova classe dirigente 
comunista, sia quelle eseguite quando ricominciò la carriera di pittore,
 ceramista, designer e insegnante in accademia, alternando lunghi
 soggiorni in Francia, Belgio, Svizzera e Italia. È anche possibile 
osservare l’attività di Hofmann nel campo della grafica tramite 
xilografie e litografie realizzate nella seconda metà degli anni 
Quaranta.
Infine,
 la mostra dedica un ampio spazio alle opere dipinte durante il 
soggiorno ventennale nella quiete dell’entroterra ligure, dove l’artista
 visse l’ultima parte della sua vita, a conclusione di un percorso 
caratterizzato dalla continua ricerca nell’àmbito dell’astrattismo.