Pride - Integrazione o attrito?

Il mio capo è gay. Tu deridilo. Ci sono infiniti modi in cui può distruggerti. In tribunale o con le mani (o con varie armi). Va al pride? No. Un mio amico è un conte o roba del genere. Anche lui è gay. Motociclista, culturista, pugile, milionario. Deridilo. Anche lui ha molti modi di farti capire chi è più maschio. Va al pride? No. La mia compagna è bisessuale. Quando parla di ciucciare pass*re ottiene applausi, che aumentano quando vedono che sa essere una manager coi controfiocchi. Va al pride? No. Ma mi ha colpito ciò che il mio capo ha detto riguardo al pride. Ha detto "Sono a favore, è molto importante per loro". "Loro". Non lui. Lui è partito povero, ha fatto carriera, e ora sta con un fotomodello che ha la metà dei suoi anni e governa un'azienda che ha tipo 200 dipendenti. Chi sta bene con sé stesso non fa quelle pagliacciate. Non ne parla di continuo e soprattutto non piagnucola. Originalmente apparso come commento nell'articolo Pride a Lucca
Questo post ha 25 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/13849/pride---integrazione-o-attrito-.php