Ragazzi con il prossimo invio di armi in Ucraina non dimentichiamo il mascara per la moglie di Zelensky
Ma che ce ne frega se la guerra in Ucraina sta rovinando tutta l’ Europa?
Ma che ce ne frega se questa guerra ha fatto seguito ad una altra guerra che, anche se nessuno ne parlava, dal 2014 ha fatto 10.000 morti in Donbass (fonte OCSE)? Ma che ce ne frega se non è vero che l’ Ucraina voleva entrare nella Nato mentre invece era la Nato (meglio dire l’ America) che voleva entrare in Ucraina? Che ce ne frega se Zelensky ha sempre rifiutato di aderire al Tribunale dell’ Aja per evitare che venissero approfondite le accuse di strage di civili in Donbass mosse nei confronti dell’ Ucraina? D’ altra parte se uno aderisce al Tribunale poi non può rifiutarsi di far entrare i magistrati della corte dell’ Aja nel proprio paese e quindi un giudice che vedeva le stragi commesse in Dombass non sarebbe stata una buona pubblicità mentre invece i morti per mano russa fanno buon gioco.
Che ce ne frega se un militare attualmente facente parte dello stato maggiore Ucraino, nel 2014 ha sfracellato un giornalista italiano in Donbass che si chiamava Andrea Rocchelli con un colpo di mortaio e poi ha scritto negli archivi accanto al suo nome la parola: ELIMINATO?
Che ce ne frega di tutto ciò ? Niente. Non ce ne frega niente. Continuiamo a mandare armi e però, al fine di non essere rimproverati da Zelensky per l’ ennesima volta, non dimentichiamoci il mascara e il trucco per sua moglie, elementi indispensabili per la guerra, pardon per i servizi fotografici che sua moglie, con il suo degno marito, fanno con tanta passione su Vogue incuranti dei morti che ci sono tutti i giorni.
Il mascara prima di tutto !!!!
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