Parole
di soddisfazione sono state espresse dal sindaco che ha commentato:
“Sono contenta di essere stata nominata nel Comitato di indirizzo
dell’Osservatorio regionale della legalità. È importante esserci in
qualità di sindaco, perché chi rappresenta un Comune può fare molto, con le sue scelte quotidiane, per arginare fenomeni malavitosi”.
“Rappresenterò
le province della Toscana (in qualità di Upi Toscana), oltre ovviamente
al comune di Altopascio e al territorio della provincia di Lucca -
prosegue -. Ci saranno anche altri amministratori, locali e regionali, a
partire dalla consigliera della Regione Toscana, Valentina Mercanti.
Prevenzione, controllo e informazione, cooperazione tra diverse forze e
realtà regionali: questa sarà l’attività dell’Osservatorio per
contrastare i fenomeni di criminalità organizzata, con l’obiettivo di
proteggere il tessuto sociale, economico ed occupazionale dalle
infiltrazioni mafiose”.
“Il lavoro - continua - coinvolgerà tanto
e direttamente anche le associazioni, il terzo settore, le istituzioni
scolastiche e culturali affinché venga portata avanti un’opera di
sensibilizzazione e divulgazione, soprattutto nei confronti delle nuove
generazioni. Da qui passa la capacità di essere cittadini consapevoli,
attenti e solidali. Da qui passa il futuro, che dovrà sempre e
necessariamente parlare di legalità”.
Il Comitato è composto da
un presidente, individuato tra soggetti aventi comprovata esperienza nel
campo sociale o nei settori della prevenzione del crimine, della
promozione della legalità, del contrasto ai fenomeni di stampo mafioso e
della criminalità organizzata, dal presidente del Consiglio regionale,
da tre consiglieri, uno dei quali espressione dei gruppi di minoranza,
da un rappresentante della Giunta regionale e da quattro rappresentanti
degli enti locali di cui tre designati dall’Associazione regionale dei
comuni della Toscana (ANCI Toscana) e uno dall’Unione regionale delle
province toscane (UPI Toscana). Inoltre, parteciperanno ai lavori del
Comitato anche cinque esperti nelle tematiche attinenti al tema della
legalità, richiesti alle principali e più rappresentative, per
territorialità e numero degli iscritti, associazioni antimafia toscane,
tre rappresentanti designati dalle organizzazioni sindacali dei
lavoratori, due designati dalle organizzazioni rappresentative delle
imprese e delle cooperative a livello regionale, un rappresentante
designato dalla Commissione regionale dell’Associazione bancaria
italiana (ABI) Toscana e un rappresentante delle istituzioni scolastiche
designato dall’Ufficio scolastico regionale per la Toscana. Infine,
sono presenti un membro designato dalla Conferenza episcopale regionale e
uno per ogni corpo appartenente alle Forze dell’Ordine italiane.