Ospedali allo sbaraglio

"Ne parlavo giusto giusto questa mattina. Andava meglio quando era peggio, anche se me li ricordo come tempi più vicini all'anno 1000 che all'anno 2000, come essere in trincea sul Piave. Da piccolo ho avuto un incidente abbastanza grave, una ferita seria tamponata con un asciugamano, e corsa di mia madre dal dottore con me in collo. All'epoca, per dove abitavo e dove abito, con i mezzi che c'erano, l'ospedale, o pronto soccorso odierno, non veniva preso neppure in considerazione, troppo lontano non per distanza, non esistevano mezzi, no telefono, no automobili, gli unici erano gambe, bicicletta e baroccio tirato dalla Mora.... L'unica ancora di salvezza era il dottore di paese, c'era giorno e notte, io sono vivo grazie a lui bon'anima. Cucito senza anestesia."


Questo il commento ad un altro post inviato da anonimo che spiega benissimo il perché la sanità in Italia sia finita allo sbaraglio. Non c'è più il medico di famiglia che ti cura dall'otite al taglio di un ascesso a casa od in ambulatorio. Oggi il medico di famiglia è semplicemente colui che o ti manda all'ospedale o da uno specialista.

Ricordo sempre negli anni 50 il medico di famiglia che veniva con la sua borsa ed aveva un rimedio su tutto e bastava che ti guardasse per dire cosa avevi. 


Era meglio? era peggio ? non lo so. So che però avevi un riferimento preparato in medicina che ti faceva fare le cose giuste. Oggi vai al pronto soccorso e.... nisba.

Io mi sono presentato al PS qualche anno fa (molto pre-covid) alle due di notte con le convulsioni e la febbre a 41 da tre ore e la dottoressa mi ha urlato che con la febbre si sta a casa.... poi (dopo due ore), bontà sua mi ha fatto le analisi del sangue ed è venuto fuori che se non mi curavano entro mezz'ora ci lasciavo le penne.


Il mio medico di famiglia, di 70 anni fa, mi avrebbe dato molte più garanzie. 

cicci

Questo post ha 1 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/1367/ospedali-allo-sbaraglio.php