L’Ucraina che circa un anno fa iniziava una controffensiva
per riconquistare i territori perduti nella guerra con la Russia, non
solo non è stata in grado di fare nessuna controffensiva , ma ha perso
nuovi territori a favore della Russia. Quindi gli strateghi Ucraini
fantocci del Pentagono, hanno mandato al macello migliaia di soldati
con un disastro strategico di vite e rovine.
Ora la Nato rilancia un’altra “cialtroneria strategica” ma molto più pericolosa non solo per l’Ucraina ma per il Mondo intero.
L’invio di armi letali all’Ucraina, capace di colpire in
profondità la Russia, cambiando il paradigma esistente, con l’Ucraina
che passa dalla guerra difensiva (o di resistenza) a guerra
offensiva della Ucraina/ Nato contro la Russia.
La Russia ha già risposto alzando ulteriormente il tiro:
dicendo che la risposta all’invio di armi capace di colpire la Russia ,
sarà l’uso di armi tattiche nucleari ed anche la distruzione delle armi
che vengono spedite all’Ucraina nei Paesi di partenza .
La razionalità dovrebbe far capire alla Nato e soprattutto
alla UE , che ogni possibile soluzione della guerra tra Ucraina e Russia
non dipende dalla deterrenza con l’invio di nuove armi, a contrario ,
inizia con l’apertura di un negoziato tra le due parti, direttamente o
attraverso intermediari, a partire dal il cessate il fuoco ed il cessare
la fornitura di armi, al fine di una soluzione pacifica duratura.
Ma la realtà è fatta anche di interessi economici e con la
guerra in Ucraina, i Paesi dell’UE e Nato hanno ampliato le loro
attività in campo militare con un business verso la ricerca,
produzione, trasferimenti di armi, iniziative di difesa e sicurezza, con
l’Europa sempre più coinvolta oltre che nel sostegno economico anche
nel fornire all’Ucraina armi più potenti, intelligenti, con lo slogan
“se l’Europa arma l’Ucraina, arma se stessa”
Quindi , la stragrande maggioranza dei Paesi
Nato si sono espressi favorevolmente sulla proposta di espansione della
guerra fatta dal Segretario della Nato Stoltenberg , ma anche chi si
dichiarato contrario come l’Italia Spagna e Belgio, non può comunque
essere considerato un Paese neutrale, per il semplice fatto che, ad
esempio: se la Russia bombardasse le nuove armi che dalla polonia vanno
in Ucraina nel territorio polacco, scatterebbe l’art. 5 della Carta
Atlantica che in caso di attacco Russo anche ad un solo Paese , obbliga
tutti gli altri Paesi Nato ad entrare nel conflitto contro la Russia. Non
dobbiamo nemmeno mai dimenticare che l’intera penisola Italiana è
considerata come una grande portaerei Americana con oltre 60 basi
Americane/Nato e testate atomiche piazzate in molte base Americane tra
cui quella di Tombolo a Livorno.
Quini in caso di allargamento del conflitto non solo siamo
obbligati ad entrare in guerra, ma siamo anche il Primo Paese che per la
sua valenza strategia potrebbe essere colpito con armi atomiche.
Tutti sappiamo che la “Conferenza di Pace” indetta
dall’Ucraina in Svizzera il 15 e 16 giugno 2024,è soltanto un modo per
cercare il sostegno internazionale alla guerra che l’Ucraina su delega
degli USA vogliono continuare fino alla vittoria sulla Russia.
L’UE e i governi europei si sono finora rifiutati di lavorare per una fine negoziata della guerra tra Ucraina e Russia.
Nell’attuale dibattito per le elezioni europee, la questione
dei negoziati e di un’iniziativa dell’UE per porre fine alla guerra
dovrebbe essere inserita nell’agenda dei candidati, dei partiti politici
e dei governi.
Dovrebbe essere il prossimo Parlamento europeo a convocare
una conferenza esplorativa che coinvolga le due parti e avviare una
discussione su un possibile ordine di pace e sicurezza in Europa dopo la
guerra in Ucraina. Ma ad eccezione di pochi candidati non ci sono
espressioni de genere.
Personalmente pensavo che solo la lista “Pace Terra e
Dignità” capeggiata da Santoro avesse una posizione giusta e coerente,
ma in una recente intervista Santoro ha sostenuto cose che non
condivido, dicendo che in questo momento l’Italia non deve uscire dalla
Nato e la NATO non va sciolta perché sarebbe come rinunciare alla
nostra difesa, dimenticando che l’Italia è considerata dagli USA/NATO
una loro portaerei con 56 basi militari americane/Nato e molte testate
atomiche sparse per l’talia ... per cui in caso di allargamento della
guerra , non c’è dubbio chi l’Italia sarebbe la prima ad essere
bombardata .
Umberto Franchi
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