Entro la fine del mese di maggio il panificio Marchi di via della Zecca, storica e importante attività che permette alla città di rimanere viva, chiuderà suo malgrado.
Il Comune con l’approvazione del Piano Operativo ha dato il via libera alla trasformazione in residenziale dei locali ai piani terra attualmente destinati a commerciale o direzionale purché abbiano una porta su un vano comune (cosa che hanno quasi tutti i fondi commerciali).
In sostanza molti fondi diventeranno redditizi alloggi per turisti o per residenza transitoria e di conseguenza alle storiche piccole attività commerciali, che già fanno fatica a sopravvivere, toccherà di sloggiare!
Il piano adottato nel 2021 non permetteva questa possibilità, che era ammessa solo in casi eccezionali, da verificare a seconda della tipologia dell’edificio.
Oggi si dà il via libera, permettendo uno stravolgimento del volto della città che per sua conformazione urbanistica e tipologica ai piani terra non è strutturata per ospitare locali abitativi. Il Comune di Bologna solo pochi mesi fa ha fatto marcia indietro su un provvedimento simile perché sotto i portici venivano aperte porte-finestre, grandi vetri o finestre con tendine.
Meraviglia che l’Ordine degli architetti, che dovrebbe avere nozioni di urbanistica e di storia delle città, non si sia adoperato per impedire questo deturpamento e ci appelliamo alla Soprintendenza che almeno vigili e non permetta la trasformazione dei portoni esterni in porte-finestre o infissi di altro genere, come è già avvenuto in via Guinigi, ma esiga il mantenimento delle porte e dei portoni originali.
Lo sfruttamento ai fini turistici sembra sia l’unica visione possibile per questa città, sebbene gli esempi di Firenze, Bologna o di piccole città come San Gimignano dovrebbero insegnarci molto. È evidente infatti che gli appartamenti che saranno realizzati nei locali a pian terreno nei fondi che erano commerciali, da 50 metri quadrati o più, con pochissima illuminazione, potranno essere abitati soltanto temporaneamente da turisti di passaggio non da residenti.
Italia Nostra è incredula davanti a questa prospettiva che non aiuta il commercio, ma anzi lo affossa e che muterà il volto della città in nome di un turismo che, se non regolato, sta già danneggiando profondamente la città espellendo residenti e attività.
Il direttivo di Italia Nostra
Sezione di Lucca
(nella foto Via Guinigi: cambiamento di infissi per permettere l’illuminazione del fondo)