Iaia Forte
chiude la quarta edizione di
Canone in verso
Ciclo di incontri tra musica e poesia
con
Vita meravigliosa
un ritratto in versi e in musica della poetessa
Patrizia Cavalli
musica dal vivo di DIANA TEJERA
venerdì 24 maggio, ore 21
Lucca
Chiesa di San Francesco
Prenotazioni online sul sito www.fondazionecarilucca.it a partire
dalle ore 12 di martedì 21 maggio
comunicato stampa
Sarà Iaia Forte,
nota al grande pubblico per avere interpretato “La grande bellezza” di
Paolo Sorrentino, “Il giovane favoloso” di Mario Martone e molti altri
film d’autore, a chiudere la quarta edizione di Canone in verso, il ciclo di incontri tra musica e poesia ideato e organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Venerdì 24 maggio, alle 21, nella monumentale Chiesa di San Francesco, l’attrice con lo spettacolo Vita Meravigliosa renderà omaggio a Patrizia Cavalli, tra le più lette e amate poetesse italiane contemporanee. L’evento è a ingresso gratuito, ma per partecipare occorre prenotarsi online, sul sito www.fondazionecarilucca.it, a partire dalle ore 12 di martedì 21 maggio.
Vita Meravigliosa prende
in prestito il titolo dall’ultimo libro della Cavalli, pubblicato nel
2020, due anni prima della scomparsa. Una raccolta di epigrammi comici e
filosofici, monologhi e poesie d’amore, che rappresenta una summa della
sua poetica, estremamente complessa, caratterizzata da numerosi temi e
registri stilistici. Con un leggio, una chitarra e uno sgabello,
muovendosi tra prosa e versi, Iaia Forte restituirà alla perfezione il
caos creativo della poetessa, e talvolta ci farà entrare, con l’aiuto di
un telo da retroproiezione, direttamente nella sua casa. Accompagnata
sul palco da Diana Tejera, compositrice e polistrumentalista che
ha collaborato, tra gli altri, con Battisti, Mogol e Tiziano Ferro, e
che ha trasformato in musica le rime di Patrizia Cavalli, Iaia Forte ci
racconterà il quotidiano e l’universo visionario dell’autrice.
“Ho conosciuto Patrizia Cavalli molti anni fa, grazie a Carlo Cecchi, durante le prove del Sogno di una notte d’estate
di Shakespeare, da lei tradotto. Conoscevo e amavo le sue poesie e
questo mi portava ad avere una certa timidezza nei suoi confronti, ma
diventammo subito amiche. Ero così sedotta dal suo spirito e dalla sua
intelligenza che iniziai a chiederle consigli su tutto, dai problemi
pratici a quelli più sottili. Il tempo trascorso insieme era sempre
prezioso, divertente, speciale. Da quando non c’è più, rileggo quasi
ogni giorno le sue poesie: mi sembra che me la facciano riapparire, mi
fanno sentire ancora in sua compagnia. Ecco perché con Diana abbiamo
pensato a uno spettacolo su di lei. Perché attraverso il teatro e la sua
poesia ci sembra di richiamarla a noi, di ritrovarla, di ricreare quel
tempo senza tempo che la sua presenza ci ha regalato”.
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