“Ringrazio
ancora il consiglio comunale, la giunta e il sindaco per il consiglio
comunale di ieri e i consiglieri di minoranza per averlo chiesto: è
stata un'opportunità di discussione franca su un tema come quello del
parcheggio interrato che sta dividendo la città. Come sempre ci metto la
faccia senza nascondermi, sono contraria alla realizzazione di
quell'opera, per i costi e per la tempistica di realizzazione che per
come è organizzata la città non potrà che creare lunghi disagi per un
parcheggio che certo non sarà risolutivo”.
A dirlo è la consigliera regionale Valentina Mercanti.
“Se
oggi c'è una grave mancanza in centro storico è quella degli stalli
gialli per residenti, uno dei veri problemi per chi abita in città.
Saranno riservati stalli per i residenti nel parcheggio interrato se si
vuole liberare le piazze? Non sono mai stata una che dice no a priori e
anche ieri ho ribadito la massima disponibilità all'amministrazione a
collaborare, ma vorrei vedere e analizzare anche progetti alternativi
per la realizzazione di maggiori stalli blu in più zone e quartieri
della città con opere meno onerose e soprattutto garantendo alla città
gli introiti dei parcheggi, soldi che servono per investimenti e
servizi. Non pieghiamoci alla logica che la città la sfruttano tutti, ma
che a guadagnare è solo il privato. Lucca è un modello per le sue
partecipate, conserviamole senza metterle in difficoltà. Perché non
provare a capire se possono essere ampliati i parcheggi esistenti
spendendo meno e garantendo entrate al comune?”
“C'e poi un tema
che mi sta molto a cuore - continua - Un’amministrazione avanguardista,
di una città che ha problemi di qualità dell'aria e dove il traffico è
sempre ai primi posti dei problemi sentiti dai lucchesi, dovrebbe
cercare di disincentivare l'utilizzo dell'auto, almeno per chi abita nel
raggio di 4km, incentivando l'uso di mezzi alternativi, tra cui la
bicicletta. Per queste ultime sì che ci sarebbe bisogno di un
parcheggio, magari per coloro che lasciano la macchina fuori città e che
potrebbero poi spostarsi comodamente sulle due ruote che non incuinano e
ci spingono a fare un po' di movimento.. magari prevedendoli proprio
all'interno di quei parcheggi esterni che vorrei capire se sono
sfruttati al 100% dalla cittadinanza. In un mondo che sta cambiando,
dove la tecnologia sta sviluppando auto che si guidano da sole,
aumentano le modalità di condivisione rispetto al possesso privato e in
una città, dove cervelli e competenze non mancano, osiamo invece di
rispolverare vecchie ricette che sono state scartate da tutte le
amministrazioni precedenti e che oggi sanno già di bruciato”.