CONSIGLIO STRAORDINARIO DEL 14 MAGGIO 2024 SUL PROGETTO DI PARCHEGGIO INTERRATO FUORI PORTA S.MARIA.


In merito all’oggetto in discussione, invito l’Amministrazione e il Consiglio a riflettere sull’effettiva necessità di andare a realizzare ulteriori parcheggi che inevitabilmente calamitano ulteriore traffico e producono ulteriore inquinamento, in un’area urbana soggetta al ristagno delle polveri sottili, non favorita dalla presenza del fenomeno dell’inversione termica, che fa si che Lucca e la Piana sia quasi sempre avvolta in una cappa di smog non certo salutare.

Lucca ha già diversi parcheggi a margine della circonvallazione e alcuni, vedi Palatucci e Carducci risultano sottoutilizzati.

Organizzare un efficace ed economico collegamento tra questi parcheggi e il Centro Storico con un servizio di navette, permetterebbe verosimilmente di aumentarne l’appetibilità e di risolvere la presunta carenza di parcheggi.

Ma si potrebbe e si dovrebbe fare molto di più, e cioè puntare ad un cambio di paradigma che ripensi il sistema della mobilità in termini diversi, che punti decisamente sul potenziamento del mezzo pubblico non inquinante, sulla realizzazione di una tramvia di superficie, su una mobilità lenta che metta in connessione la prima periferia e le frazioni più esterne, con il Centro Antico.

Venendo al parcheggio sotterraneo oggetto del presente Consiglio, occorre intanto sottolineare che, come dimostra la planimetria disegnata dal Chiocchetti della situazione idrografica della piana lucchese e della Città di Lucca in epoca romana e successiva ( riportata nel libro di Zecchini e Mencacci, “Lucca Romana” ), che riporta il percorso dell’Aserclus ( si chiamava così, allora, il ramo del Serchio che passava a nord della città, prima dell’intervento di S.Frediano ) emerge con chiarezza che il parcheggio sotterraneo verrebbe a interferire con il paleo alveo del Serchio, come del resto succederebbe pure per la cosiddetta strada parco a S.Anna, che si vuole trasformare in una sorta di circonvallazione più esterna, e lo stesso dicasi per l’asse nord- sud, ad est della città.

Nel caso delle due strade suddette, che tra l’altro andrebbero a realizzarsi sulle ultime residuali aree verdi, si porrebbe quindi anche il problema di un possibile inquinamento della falda e di un ulteriore aggravamento di un regime idraulico già gravemente compromesso dall’eccessiva impermeabilizzazione dei suoli dovuta ad un’urbanizzazione poco attenta nel corso dei decenni passati.

Nel caso poi del parcheggio sotterraneo fuori Porta S.Maria, si aggiungerebbero possibili problematiche di tipo 1) strutturale, 2) archeologico, 3) logistico, 4) economico.

  1. Le problematiche strutturali potrebbero legarsi all’evidente scompaginamento idraulico, a seguito dell’intervento, della falda, con l’innesco di possibili gravi criticità per la stessa stabilità delle mura e dell’abitato circostante. A tale proposito, e a prescindere di cosa deciderà di fare l’amministrazione, visto anche il recente crollo di parte delle Mura di Volterra, causate sembra da infiltrazione di acqua, a mio avviso sarebbe indispensabile programmare una serie di indagini con strumentazione idonea, tipo termoscanner e georadar, per scongiurare l’esistenza di problematiche strutturali alle Mura, anche legate ai corsi d’acqua che prima si trovavano in mezzo agli spalti ( vedi per esempio il caso dello spalto già denominato ex campo Balilla ) e che oggi, e da molto tempo ormai, si trovano a scorrere in adiacenza delle Mura della Città.

  2. Le problematiche archeologiche potrebbero nascere dal ritrovamento di reperti archeologici presenti, documentati anche nelle antiche stampe. A tale proposito il Codice prevede una verifica preventiva dell’interesse archeologico ( art.28 del Codice ), prima dell’attivazione di qualsiasi cantiere e della stessa progettazione.

  3. Dal punto di vista logistico è evidente che il cantiere legato alla realizzazione dell’opera, andrebbe ad interferire ed ostacolare gravemente la mobilità di tutta l’area urbana e naturalmente in particolare dell’area di Borgo Giannotti e della città dentro le Mura. I riflessi negativi non si avrebbero solo sulla mobilità e accessibilità della zona interessata all’intervento, bensì anche sulle attività che in tale area si svolgono. I tempi di realizzazione potrebbero dilatarsi notevolmente in relazione alle precedenti problematice citate.

  4. Dal punto di vista economico i 25 milioni che alla fine potrebbero essere molti di più, che poi con gli interessi farebbero lievitare i costi dell’intervento a cifre stratosferiche, si parla di 40 milini di euro, comporterebbero un impegno forse insostenibile per la società partecipata. Quanto verranno fatti pagare i parcheggi per coprire le spese? E non solo quelli del parcheggio interrato! Dubito che i lucchesi ne approfitterebbero. Forse ci parcheggerebbero i turisti, forse. Ma loro sono già abituati ad una mobilità lenta che si è già affermata nei loro paesi di origine, soprattutto per quelli che vengono da altri paesi europei.

Da considerare che verosimilmente alle casse del Comune verrebbero a mancare gli introiti che annualmente affluiscono, in quota parte, dei ricavi della società partecipata, e quindi minore risorse per garantire i servizi essenziali alla Città e al territorio. Inoltre le stesse attività presenti nell’area potrebbero risentirne dal punto di vista economico.

Si parla di circa 400 posti macchina, quindi il singolo posto macchina verrebbe a costare 100 mila euro, che appare un costo esagerato, insostenibile.

Se proprio si vuol realizzare un parcheggio in quella zona, si valuti di acquisire l’area ex Gaddi e di realizzare in quel posto il parcheggio. Si tratta di un’area già impermeabilizzata, posta vicinissima alla Città storica, che potrebbe essere rigenerata e riqualificata e potrebbe porre le premesse anche per una valorizzazione dello storico Borgo Giannotti, ponendo le premesse anche per intervenire sul traffico di attraversamento e sulle soste, con opportune misure che ne aumentino la fruibilità, la vivibilità, e diminuiscano congestione e inquinamento dell’area. Questa alternativa verrebbe a costare molto, molto meno, della spesa che comporterebbe la realizzazione del parcheggio interrato. Ed eviterebbe tutte le gravi interferenze e problematiche di cui ho parlato.

Lucca, Consiglio Comunale. 14.05.2024

Arch. Claudio Pardini Cattani, per Comunità “Amici di Lucca e i suoi Paesi”

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