Al via il bando della Fondazione CRL sul Welfare culturale
Lucca, 6 maggio 2024
– La cultura fa bene. Un’affermazione solo apparentemente
banale che diventa il fulcro di un’idea, un’idea che si trasforma in
realtà tramite la nuova e inedita iniziativa della Fondazione Cassa di
Risparmio di Lucca, realizzata anche in collaborazione con la Fondazione
per la Coesione Sociale.
“La
cultura che cura” è infatti il bando sperimentale, aperto fino al 14
giugno, basato sul principio ispiratore del cosiddetto “Welfare
culturale”: promuovere
benessere e salute attraverso la pratica delle arti visive e
performative e grazie alla fruizione del patrimonio artistico e
architettonico. Un principio la cui efficacia è ormai pienamente
riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, a fronte di
una casistica ampia di ottimi risultati sul benessere dei singoli e di
intere comunità.
Ma di cosa stiamo parlando? Si tratta di iniziative promosse nei musei, nelle biblioteche, come anche negli ospedali e negli
hospice, facendo dialogare e programmare insieme professionisti della cultura, della sanità, artisti e assistenti sociali.
L’arte,
la danza, la letteratura possono lenire certe sofferenze, fisiche e
psicologiche, quindi rendere più sani, in alcuni casi sono più efficaci
di
un antidepressivo e hanno il solo effetto collaterale di rendere le
persone partecipi di una comunità più unita, conscia delle proprie
potenzialità creative e della propria storia.
Consapevole
della portata innovatrice di questo bando, la Fondazione CRL ha ideato
un percorso di avvicinamento per formare gli enti e le associazioni
ad un nuovo paradigma socio-culturale. Ad aprile infatti, con la
collaborazione della Fondazione per la Coesione Sociale, ha preso il via
il corso “La cultura, cura comune”, dedicato all’approfondimento del
tema del welfare culturale, cui hanno preso parte
oltre 120 persone in rappresentanza dei 90 enti che di fatto potranno
fare domanda su questo bando. La partecipazione al corso è infatti uno
dei requisiti fondamentali per accedere ai contributi, assieme alla
presenza di una rete di almeno due soggetti in
cui il capofila abbia esperienza nell’ambito culturale.
La Fondazione dunque scommette sulle capacità di enti e associazioni di fare squadra e abbracciare una nuova idea di benessere e assistenza: c’è tempo fino alle 17 del 14 giugno per presentare i progetti sull’apposito portale ROL accessibile dal sito www.fondazionecarilucca.it.