Pablo Atchugarry, “Il risveglio della Natura”

Giovedì 28 luglio l’artista a Lucca per la presentazione del catalogo

Prosegue fino al 4 settembre la prima grande mostra pubblica che porta nella città delle mura
45 opere immaginifiche dello scultore uruguayano, tra cui 5 di grandi dimensioni diffuse
in un percorso outdoor tra le piazze e i sagrati delle chiese


Lucca, 26 luglio 2022 – Pablo Atchugarry, uno dei più importanti esponenti della scena artistica contemporanea internazionale, a Lucca per la presentazione del catalogo della mostra “Il risveglio della Natura”, allestimento diffuso lungo un percorso che si snoda all’interno della cerchia muraria cinquecentesca, le vie del centro, i sagrati delle chiese più importanti della città e due sedi espositive indoor. L’appuntamento è per giovedì 28 luglio alle ore 18.30 nell’Auditorium del Palazzo delle Esposizioni (piazza San Martino 7), una delle due sedi espositive della mostra. Alla presentazione interverranno il sindaco di Lucca Mario Pardini, l’assessore alla Cultura Mia Pisano, il consigliere regionale Mario Puppa, il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Andrea Palestini, il presidente della Fondazione Lucca Sviluppo Alberto Del Carlo, oltre all’artista e al curatore della mostra GianGuido Grassi.

“Sono legato alla Toscana – dichiara Pablo Atchugarry - sono andato per la prima volta sulle Alpi Apuane nel 1979. Fu un momento decisivo per la mia carriera, ho conosciuto l’origine e la bellezza del marmo che è diventata la materia privilegiata del mio lavoro. Per l'opportunità di questa mostra sono grato a Lucca, che è una città internazionale a misura d’uomo; per la prima volta nella mia vita presento una selezione di sole sculture lignee, un Giardino degli Olivi, simbolo di Resurrezione, sculture scaturite da alberi secolari che non dovevano morire".

"La bellezza ha il potere di commuovere – aggiunge il curatore della mostra Gian Guido Grassi - crea un ponte tra epoche attraverso il tempo e lo spazio. Attraverso le opere di Pablo Atchugarry viviamo la nostra città, ne riscopriamo la storia e ci riappropriamo dei luoghi...  penso alla Chiesa di Santa Maria dei Servi, aperta per ospitare la mostra. Il catalogo porterà nel mondo l'immagine di Lucca, città viva in grado di attrarre a livello internazionale le migliori menti e capacità del nostro tempo"

"Le installazioni di Pablo Atchugarry stanno animando da tempo alcune piazze di Lucca. Mai come in questo periodo – sottolinea il consigliere regionale Mario Puppa - è importante riflettere sull'importanza della natura e su come ciascuno di noi deve impegnarsi per valorizzarla e preservarla. Le sculture lignee ci trasmettono inoltre il senso profondo della vita, l'importanza di avere radici, di poter beneficiare del nutrimento della terra e di elevarsi con il pensiero e con lo spirito. Ringrazio per questa bella esperienza ed opportunità di fruizione."

Marmi che sembrano librarsi verso il cielo, bronzi e opere lignee, per la prima volta esposte in una mostra pubblica, dialogano con la tradizione culturale, storica e artistica della città di origini preromane: la mostra, a cura di GianGuido Grassi, organizzata dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, dalla Fondazione Lucca Sviluppo e dall’Associazione Start – Open your eyes, con il contributo del Comune di Lucca e del Consiglio Regionale della Toscana, raccoglie complessivamente 45 sculture. L’esposizione ha il patrocinio di Confindustria Toscana Nord e CNA di Lucca. Le due sedi indoor – il Palazzo delle Esposizioni e la Chiesa dei Servi - saranno visitabili fino al 4 settembre (ingresso libero tutti i giorni dalle ore 16 alle ore 20, lunedì escluso), mentre le sculture diffuse all’esterno saranno visibili fino al 30 settembre.

Altamente simbolico l’allestimento che trova spazio nella Chiesa dei Servi, nell’omonima piazza: costruita alla fine del 1300, oggi la chiesa ospita il “Giardino degli Olivi” di Pablo Atchugarry, una inedita collezione di opere realizzate in legno di ulivo di recupero, metafora di rinascita. Palazzo delle Esposizioni, in piazza San Martino, raccoglie invece opere in marmo bianco di Carrara, nero del Belgio e rosa del Portogallo, insieme ad alcuni bronzi, afferenti a diverse fasi artistiche dello scultore. Cinque le opere collocate all’aperto, nei principali luoghi d’interesse del centro storico: piazza San Martino, piazza Antelminelli, piazza San Michele (l’antico foro), Porta San Pietro, sulle mura in corrispondenza del baluardo di San Frediano.

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