Lunedì
29 aprile a Sillicagnana, nel Comune di San Romano in Garfagnana,
sono stati presentati i risultati ottenuti nel biennio 2022-2023 con
il progetto “Patagnana” - finanziato
con fondi PSR 2014-2020 - che ha visto come capofila la Soc. Coop.
Agr. Garfagnana Coop Alta Valle del Serchio e la Fondazione per il
Clima e la Sostenibilità di Firenze
CASTELNUOVO
DI GARFAGNANA –
Un’occasione per
meccanizzare
razionalmente - rispetto alle limitate
superfici di montagna
- le operazioni colturali, al fine di fornire uno strumento per
avviare e strutturare la filiera
della patata
garfagnina.
Sono
stati presentati lunedì
29 aprile a
Sillicagnana,
nel Comune di San Romano in Garfagnana, i risultati ottenuti nel
biennio 2022-2023
con il progetto “Patagnana”
che ha visto come capofila la Soc.
Coop. Agr. Garfagnana
Coop Alta Valle del Serchio
e la Fondazione per il
Clima e la Sostenibilità
di Firenze.
Il bando rientrava all’interno di un progetto
della Regione Toscana,
finanziato con fondi PSR
(Programma di Sviluppo Rurale) 2014-2020,
con interventi a sostegno dei processi di innovazione
organizzativa e di processo produttivo nel settore della cooperazione
agricola e nei
consorzi forestali.
La Garfagnana Coop Alta Valle del Serchio
si è occupata, oltre che di tutti gli adempimenti amministrativi
relativi all’espletamento del bando, della coltivazione
di due appezzamenti di
patate seguendo le
indicazioni fornite da FCS. Nello specifico, la cooperativa ha
eseguito le operazioni di lavorazioni, concimazioni, trattamenti
fitosanitari per insetti e crittogame, irrigazione, acquisendo le
nozioni di conoscenza utili poi a operare in autonomia.
In tal senso, sono state testate delle macchine
operatrici noleggiate,
le modalità per la difesa e la conoscenza dei cicli biologici dei
patogeni, i sistemi per il controllo
remoto dell’umidità
del suolo, dell’accensione e spegnimento automatico
dell’irrigazione e i sistemi di controllo del germogliamento in
fase di conservazione.
A sostenere queste attività è stato
il personale della Fondazione Clima e Sostenibilità insieme a quello
del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari,
Ambientali e Forestali dell’Università
di Firenze, che si
sono occupati di trasferire delle conoscenze al fine di calibrare il
modello di coltivazione
della patata
(lavorazioni, concimazioni, difesa fitosanitaria, ecc.) nella
specifica realtà della Garfagnana.
Nell’ambito del progetto sono state inoltre coinvolte le classi
dell’indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria dell’ISI
Garfagnana, con le
quali è stato organizzato un incontro per illustrare la coltivazione
della patata in generale e i risultati del progetto. Il coordinamento
tecnico è stato effettuato dal Dott. Agr. Andrea
Triossi della Dr.eam
di Pistoia.
La presentazione dei risultati, presso la sede
della cooperativa, si è aperta con i saluti istituzionali
dell’Unione Comuni
Garfagnana; è quindi
intervenuta Luisa
Andrenelli del DAGRI
dell’Università degli Studi di Firenze che ha relazionato circa il
tema della patata fra passato e futuro; poi Marco
Mancini della
Fondazione per il Clima e la Sostenibilità ha illustrato il progetto
“Patagnana”; Stefano
Grassi dell’I.S.I.
Garfagnana e Lorenzo
Satti di Garfagnana
Coop hanno parlato delle prospettive e dei limiti della filiera della
patata in Garfagnana, con le esperienze dei soci produttori; infine
ha preso la parola il Responsabile Claudio
Galli della Regione
Toscana. All’incontro erano presenti anche numerosi produttori
locali e i soci della cooperativa.
“Il
metodo di coltivazione della patata è ben codificato
– afferma il Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Andrea
Tagliasacchi -. In
Garfagnana non esiste un produttore di patate specializzato e la
maggior parte delle operazioni avvengono su limitate superfici,
ricorrendo abbondantemente agli interventi manuali. Con questo
progetto si è potuto trasferire innovazione e conoscenze sul
territorio per applicare il modello di coltivazione della patata in
un’area particolare come quella garfagnina”.