Colore, forme, significati e immagini nascoste che lentamente si svelano: tutto questo è “Profughi in clonazione”, la mostra di pittura di Angelo Roberto Fiori che inaugurerà sabato 30 luglio al Forte di Coreglia Antelminelli e resterà visitabile fino al 7 agosto.
«Questa mostra - commenta l’assessora alla cultura Lara Baldacci
- è frutto di un lungo lavoro di studio, condotto soprattutto da
Gianfalco Masini che ha curato con il solito entusiasmo ed energia
questa splendida esposizione. Nell’incertezza di questi tempi l’arte
rimane ai posteri come testimonianza e, mentre la si fa, può essere un
veicolo per contenuti, idee, può trasmettere e suscitare emozioni,
riflessioni, pensieri. L’arte e la cultura rivestono un ruolo centrale
sia per la crescita individuale sia per la crescita della comunità.
Questa mostra rappresenta per questo Ente, per la sua Comunità un
momento di arricchimento culturale, un momento di conoscenza e di
avvicinamento all’arte per il pubblico. Per il mio assessorato
l’attività culturale vuole essere sempre di più un vero e proprio motore
di sviluppo per la società locale».
«Una storia universale e senza tempo, quella dell’umanità raccontata da Fiori - spiega Gianfalco Masini,
curatore della mostra -, dove i volti dipinti, immobili e concentrati,
rivolti molto spesso verso il basso ad inseguire pensieri e domande,
lasciano aperte le grandi domande della filosofia. Insieme ai volti
parlano le mani, e corpi avvolti in magici drappeggi che appaiono e
scompaiono a loro volta, scivolano verso altre storie, altre sfumature
orchestrati e condotti in una tavolozza di colori di lirica ricchezza.
Il colore gestito senza paura a volte rischioso, a volte dissonante,
sorprende, destabilizza e allo stesso tempo armonizza le sue storie in
un alchemico equilibrio da artista circense. La sua grafica indaga,
seziona, studia personaggi inquieti in
punta di penna, la sintesi in
bianco e nero del suo ricchissimo mondo a colori. Un’opera quella di
Fiori per me di grande spessore che parla il linguaggio della cultura e
regala sensazioni che restano sulla pelle e negli occhi».
I
“profughi” raccontati da Fiori sono donne e uomini senza radici,
contraddistinti da colori forti e accesi, forme che si sfumano e si
mescolano. Fiori, nato a Castelnuovo, è stato insegnante di educazione
artistica e per oltre 100 volte le sue opere sono state messe in mostra,
in tutta Italia.
La mostra “Profughi in clonazione”, realizzata
con il contributo del Comune di Coreglia Antelminelli, dell’Unione dei
Comuni della Garfagnana e della Fondazione Banca del Monte di Lucca,
sarà inaugurata sabato 30 luglio alle 18 e resterà aperta fino al 7
agosto, dalle 18 alle 21, a ingresso libero.
Per eventuali ulteriori informazioni: Ufficio Cultura 0583 78152 - interno 4; i.pellegrini@comune.coreglia.lu.it.