Spezzare una lancia (una sola)
Non si può dire, onestamente, che l’amministrazione Pardini sia stata all’altezza delle aspettative. Dopo la devastante epoca Tambellini, le attese probabilmente erano troppo alte. Pardini e i suoi, in ogni caso, lasciano parecchio a desiderare, e le critiche al loro operato non vengono certo lesinate su questa testata. Su un punto, su uno solo, però va resa giustizia. Uno degli aspetti peggiori della pessima giunta Tambellini è stato nell’aggressione dissennata, feroce, al patrimonio arboreo della città. Abbattimenti ingiustificati, che hanno colpito anche alberi storici come i platani bicentenari di piazza Napoleone, devastazione di parchi di recente impianto e di elevato valore didattico come la Montagnola, aggressioni, per fortuna sventate, a monumenti arborei cari ai lucchesi, come il tiglio di piazzale Ricasoli, potature dissennate che hanno condotto numerose piante alla morte, mancato rimpiazzo di alberi deceduti, lavori stradali irrispettosi del verde, con tagli e danneggiamenti alle radici. Tutto questo è noto. Difficile fare peggio. Ma non era neanche scontato che la giunta Pardini facesse meglio. Eppure, qualcosa di positivo è stato fatto. Tutti abbiamo notato, rallegrandocene, le nuove, numerose piantumazioni che sono andate a colmare alcuni insopportabili vuoti e che fanno ben sperare per il futuro. Ogni albero piantato è un segno di attenzione per la città, un segnale di fiducia per il domani. È questa la direzione giusta: pensare al bene della città, alla tutela del patrimonio comune, in una visione di prospettiva, di lungo periodo.
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