Basta guardare la fotografia per capire come mai sia stato un buco nell'acqua. A destra della porta un manifestone pubblicitario permanente sorretto da un traliccio (anche lui permanente) in tubi Innocenti. Tutta la facciata usata come appoggio per biciclette. A sinistra della porta altro reggimanifesto (il manifesto rosso) che era tenuto in piedi da bozze in cemento (quelle usate per gli abusi edilizi negli anni settanta del secolo scorso). A completare l'infestazione di manifestoni altro aggeggio sempre a sinistra della porta (quello con il manifesto giallo). Il tutto allietato da alberi degni di un cesso di stazione (detto ritirata) piantati a casaccio da qualche maresciallo dell'esercito. Questi alberi impediscono la corretta visione della facciata (come il traliccio in tubi), ma nessuno pensava o pensa oggi a tagliarli. Se poi qualcuno fosse entrato nel cortile avrebbe visto altre biciclette appoggiate al muro a sinistra dell'entrata, con tanto di ciotole con cibo per gatti. Chi volete che sarebbe entrato in un troiaio del genere?!?!?!?!?!