Raspini e Battistini (PD): “parcheggio Mazzini, il Comune ammette di aver scelto di penalizzare i lavoratori del centro storico per fare cassa su turisti e cittadini occasionali”
Tornano sul tema del parcheggio Mazzini il capogruppo del Partito Democratico, Francesco Raspini e il segretario del circolo centro storico del Pd, Niccolò Battistini in seguito alle parole dell’assessore Nicola Buchignani.
“Abbiamo candidamente appreso in consiglio comunale due giorni fa - spiegano - che la scelta di penalizzare i lavoratori del centro storico, che fino a un paio di settimane fa avevano la possibilità di parcheggiare nella struttura interrata del Mazzini in via Bacchettoni tramite abbonamento, è di diretta iniziativa dell’amministrazione comunale, appoggiata e sostenuta dall’amministratore di Metro, per fare cassa sui turisti e su chi usufruisce occasionalmente del parcheggio. Una scelta grave che conferma come chi sta oggi amministrando la città ha un’idea di Lucca a uso e consumo di chi qui passa qualche giorno o qualche ora, decidendo sistematicamente di danneggiare chi vive e lavora dentro le Mura. Il tutto con il solo obiettivo di massimizzare i profitti, visto che - come detto dall’assessore Buchignani in consiglio comunale - gli abbonamenti dei lavoratori sono poco redditizi. E a poco valgono ora le toppe di chi sostiene che per i lavoratori esistono molte altre alternative, tipo alla Stazione o nei parcheggi Palatucci o Carducci: è ragionevole pensare, e sono gli stessi lavoratori ad aver sollevato il tema, che chi ha l’abbonamento al Mazzini lavori in quella parte di città e si appoggi - pagando - al parcheggio proprio con l’obiettivo di avvicinarsi il più possibile al luogo di lavoro. Ecco perché le alternative proposte sono inefficaci e sicuramente tardive: di solito le modifiche che impattano direttamente sulla vita delle persone si comunicano per tempo, in modo chiaro ed efficace, avvisando direttamente gli utenti, e non dalla sera alla mattina come è stato invece fatto. Anche in questo caso, poi, ci sono voluti gli interventi di opposizione, lavoratori e sindacato per accendere i riflettori su questa scelta che, a quanto pare, l’amministrazione comunale avrebbe fatto passare in sordina”.