Di Umberto Franchi
Il 16 febbraio 2024 , crolla un cantiere Esselunga di Firenze
provocano una strage con 5 morti di cui uno italiano e quattro
extracomunitari. Successivamente si scoprirà che nel cantiere erano
presento ben 72 aziende appaltanti e subappaltanti ;
Dopo nemmeno due mesi il 9 aprile altra strage alla centrale
idroelettrica di Suviana con sette operai morti. Tutti i morti ed i
feriti lavoravano in appalto in tre aziende diverse.
I dati Inail ci dicono che ogni giorno ci sono in media 3
morti sul lavoro senza considerare quelli che muoiono andando o tornando
dal lavoro. Nei soli due mesi di gennaio e febbraio 2024 ci sono
stati 119 morti 19 in più rispetto ai rispettivi mesi del 2023 e con le
stragi avvenute nel mese di marzo ed aprile i morti saranno in continua
crescite .
Domanda : perché avvengono e chi sono gli assassini degli “omicidi bianchi”?
La maggioranza dei mass media, dei rappresentanti del
governo e dei datori di lavoro, dopo le condoglianze di circostanza ,
continuano a dire che si tratta di “incidenti sul lavoro”, di una
“brutta fatalità”... mentre sappiamo che si tratta di omicidi sul lavoro
con precisi responsabili “assassini “!
ECCO CHI SONO I MADANTI DELLE MORTI SUL LAVORO .
I primi mandanti sono Meloni/Salvini
Il 31 marzo 2023 , la legge n. 36 voluta dal governo di
destra Meloni/Salvini che liberalizza i lavori, le forniture i servizi
e le concessioni in appalto e subappalto. (codice dei contratti
pubblici) senza più sostanziali controlli ed obblighi di legge .
La questione della liberalizzazione senza controlli non solo
può far entrare imprenditori in odor di mafia quale titolare degli
appalti (anche attraverso il riciclaggio di denaro proveniente da
attività mafiose) , ma Il codice legge n. 36 , sia nel pubblico che nel
Privato , prevede che chi prende l’appalto ad esempio per un milione
di euro, lo può subappaltare ad un altro imprenditore per 1.200.000 ero
guadagnando 200.000 euro senza fare niente che a sua volta lo può
ulteriormente subappaltare ad altro imprenditore ipotesi ad un 1.300.000
euro guadagnando 100.000 euro senza fare niente... e così via a
“cascata” .
I secondi mandanti degli omicidi sul lavoro sono gli imprenditori :
chi prende l’appalto al massimo ribasso o in subappalto a
cascata... per coprire i costi e guadagnare il più possibile , agiscono
in tre modi :
- Fanno mancare la prevenzione da goni possibile
incidente: poco o niente viene fatto in termini formativi, informativi
ed addestramento dei lavoratori;
- I lavoratori vengono fatti lavorare con “contratti
pirata” e paghe di fame, con carichi gravosi e straordinari per
arrotondare uno stipendio più decente;
- I datori di lavoro, per risparmiare non fanno
investimenti sulla sicurezza degli impianti ed anzi spesso per fare più
profitti levano anche le sicurezze esistenti, come avvenne a
Montemurlo (prato) con l’operaia tessile di 22 anni Luana D’Orazio .
I Terzi Mandanti sono coloro Berusconi/Maroni, che nel 2003 ,
hanno approvato la legge “Biagi” con ben 45 forme di lavoro precario,
frantumato, flessibile. Oggi quasi tutti i lavoratori vengono assunti
in modo precario e non possono nemmeno rifiutare il lavoro a rischio e
nemmeno protestare in quanto al termine del contratto non verrebbero
riconfermati ( sarebbero licenziati) restando senza lavoro;
il quarto mandante è stato Renzi che nell’agosto del 2014 ,
stabilendo anche per i lavoratori assunti a tempo indeterminato ,
“con la riforma del Jobs Act”, l’abolizione dell’art.18 dello Statuto
dei Diritti dei Lavoratori ed i datori di lavoro possono quindi
licenziare anche se non c’è un giusto motivo (giusta causa) pagando una
penalità di alcune mensilità, con la conseguenza che il datore di
lavoro può dire all’operaio: Lavora come ti comando anche senza
sicurezze altrimenti lì c’è il cancello e te ne vai !
Ora, dobbiamo capire che sono state le imprese che hanno
richiesto ai governi passati e chiedono al governo Meloni , le leggi
“assassine” di cui sopra . Le imprese giustificano questa loro barbara
logica, come necessità per essere più competitivi nella
globalizzazione sui mercati mondiali... ma non è così : in verità la
competitività delle imprese sui mercati, si misura proprio dalla
capacita di effettuare “Investimenti Alti” innovativi ed investimenti
intensi anche sulla sicurezza... mentre la maggioranza dei datori di
lavoro pensano solo di fare nell’immediato più profitti, ed ad
investire i propri capitali soprattutto in attività finanziarie
speculative senza rischio di impresa.
Di fatto oggi in Italia possiamo verificare che i motivi
reali degli infortuni e dei morti sul lavoro sono il frutto di uno
sviluppo barbaro e distorto... che per risparmiare sui costi e fare più
profitti , vengono messe in conto circa 1.400 morti
l’anno, programmate da una organizzazione capitalista del lavoro, che
ha messo al suo centro il risparmio di tutti i costi compresi quelli
della prevenzione, formazione, informazione, addestramento ... al solo
fine di fare più profitti.
E’ quindi evidente che per creare la sicurezza nei luoghi
di lavoro, non servono certo protocolli di intesa tra le OO.SS. i
rappresentati dei datori di lavoro e le istituzioni locali... o appelli
ai datori di lavoro affinché facciano la prevenzione e sicurezza.
Credo anche l’incremento richiesto dalle OO.SS. di più
controlli nei luoghi di lavoro , da parte degli Ispettori dell’Inail,
Inps e del lavoro, siano soltanto dei palliativi (anche se sarebbero
utili ed andrebbero fatti) .
Va invece ricostruito un ciclo produttivo basato su
investimenti innovativi e di sicurezza “alti”... ma per farlo occorre
innanzitutto abolire la legge sul codice degli appalti voluta da
Meloni/Salvini; La legge “Biagi” voluta dal governo Berlusconi/Maroni;
la legge Jobs Act voluta da Renzi.
Occorre anche abolire i “contratti pirata” fare crescere i
salari e renderli dignitosi per tutti i lavoratori attraverso un
salario minimo garantito, ed anche al fine di evitare gli Straordinari
.
Ma occorre anche contrastare la definizione in modo
burocratico negli incontri annuali tra la RLS, Datore di Lavoro, Medico
Competente e Responsabile alla prevenzione dell’azienda con la
valutazione dei rischi riempiendo un apposito verbale al fine, non di
effettuare la prevenzione da possibili incidenti ,ma solo per non fare
prendere multe all’azienda in caso di ispezione da parte degli
Ispettorati del lavoro.
Credo che quello che Come Organizzazioni Sindacali è
necessario fare, riguarda il coinvolgimento di tutti i lavoratori
nella valutazione dei rischi esistenti in ogni reparto o gruppo di
lavoro omogeneo , affinché siano essi a dare al loro rappresentante (
RLS ) le indicazioni soggettive sui rischi reali esistenti, che molto
spesso, oltre che la mancanza di accorgimenti tecnici di prevenzione
sugli impianti, i rischi dipendono dalla qualità dei processi produttivi
ed organizzativi;
Il punto vero su cui è necessario uno sforzo sindacale
collettivo, per ridurre gli infortuni e morti sul lavoro , riguarda la
necessità ripartire dalla contrattazione dell’organizzazione del
lavoro, degli orari di lavoro, degli investimenti da effettuare, del
come e del per cosa si lavora...con il rifiuto del lavoro a rischio...
Occorre quindi che siano le Organizzazioni Sindacali a
sviluppare un movimento che come negli anni 70 riparta dalla
soggettività operaia... per dopo fare la contrattazione necessaria
utilizzando gli scioperi necessari.
Umberto Franchi 12 aprile 2024
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