No alle guerre no alla produzione e al commercio di armi! NO alla repressione!
Si va diffondendo nel paese un’ondata di ribellione contro le guerre e in particolare contro il genocidio in
atto nella striscia di Gaza, dove il popolo palestinese viene ucciso non solo dalle bombe israeliane ma anche
dalla mancanza di cibo, viveri, medicinali, assistenza medica. (in pochi mesi 33.000 morti civili di cui la
maggioranza donne e bambini).
Avanza anche la campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani e alcune Università rimettono in discussione
accordi di ricerca bilaterali in cui è presente anche l’aspetto militare.
La ribellione nelle Università e nelle scuole medie superiori di queste settimane esprime in modi e forme
anche diverse un’obiezione totale alla guerra, che è sacrosanta e assolutamente in linea con lo spirito e la
sostanza della nostra Costituzione.
Le forme della contestazione di questo bellicismo insensato e molto pericoloso per il futuro stesso del pianeta
sono i cortei, le assemblee, le occupazioni. Così anche a Lucca al liceo Vallisneri. Qual è stata la risposta del
Potere? Non già il dialogo, ma la pura repressione nei suoi vari aspetti di intimidazione, minacce, denunce e,
dove non bastasse, l’uso dei manganelli, avvenuto in diverse città.
Se le studentesse e gli studenti occupano le scuole per chiedere di fermare il genocidio di Gaza e di attuare
un cessate il fuoco in tutti i teatri di guerra, se rivendicano di poter discutere del proprio futuro che viene
svuotato di senso dall’economia di guerra, dal riarmo generalizzato e dalla conseguente drastica riduzione
della spesa per salute, istruzione, ricerca, investimenti sociali e ambientali, se le lavoratrici e i lavoratori e i
loro sindacati cominciano ad interrogarsi sul senso della produzione di armi, se cominciano a boicottare le
partenze e gli arrivi di navi di armi dai porti, se cominciano ad organizzare uno sciopero internazionale per la
pace, allora questa gigantesca mobilitazione avrà un senso compiuto ed esprimerà la forza della ragione e la
forza dei numeri.
Ecco perché siamo solidali con le studentesse e gli studenti del Liceo Scientifico Vallisneri, che hanno avuto
il coraggio di sfidare l’indifferenza e l’intimidazione ed hanno scritto, con linguaggio fresco ed autentico,
parole di pace, di libertà, di dignità e di verità. Come quasi sempre succede, la repressione farà male ma non
farà altro che alimentare la mobilitazione democratica. Condanniamo ogni forma di repressione e saremo a
fianco di questo nuovo movimento studentesco, per una piena applicazione della nostra Costituzione.
Forum per la pace di Lucca “Ripudiamo la guerra”