Il Centro di Ricerca a lei intitolato ricorda il suo ruolo fondamentale nella vita politica e sociale del '900
LUCCA. Si celebra domenica 24 luglio il centenario dalla nascita di Maria Eletta Martini:
 la politica e insegnante lucchese, scomparsa nel 2011, ha rappresentato
 una delle voci più autorevoli e riconosciute della politica nazionale 
del '900. A ricordarla il prof. Emanuele Rossi, docente di 
diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, amico e 
collaboratore di Maria Eletta, oggi presidente del Centro di Ricerca a 
lei intitolato e fondato due anni e mezzo fa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e dalla Fondazione per la Coesione Sociale.
"Maria
 Eletta Martini - afferma Rossi - ha costituito uno dei punti più 
luminosi della storia politica italiana nel secolo scorso. Solo tramite 
una visione complessiva del suo operato è possibile cogliere il valore 
di questa donna e le tante dimensioni su cui ha espresso la sua azione 
politica e sociale: da quella spirituale ed ecclesiale a quella 
culturale e politica, quest’ultima articolata sia nell’attività 
legislativa sia in quella amministrativa e politica condotta ai diversi 
livelli di governo territoriale". 
Già 
staffetta partigiana durante la seconda guerra mondiale, la Martini ha 
ricoperto per molti anni un ruolo di primo piano nella scena 
parlamentare italiana. 
Nel 1963 venne per la prima volta 
eletta deputata e riconfermata negli anni 1968, 1972, 1976 e 1979. Dal 
1978 all'83 è stata vicepresidente della Camera dei deputati durante le 
presidenze di Pietro Ingrao e Nilde Iotti  e presidente della 
Commissione Sanità. Oltre ai ruoli parlamentari, ricoprì importanti 
incarichi nella Democrazia Cristiana e per molto tempo fu responsabile 
dei rapporti fra il partito e la Chiesa. Ma il suo impegno non si è 
limitato alla politica, allargandosi negli anni all'associazionismo e al
 volontariato: fu vicepresidente nazionale del Centro Italiano Femminile
 e fondatrice e presidente storica del Centro nazionale per il 
volontariato. Nel 1997 ha costituito, insieme a 10 associazioni 
regionali, il Cesvot - Centro Servizi Volontariato Toscana di cui è 
stata vicepresidente vicario.
"Proprio 
grazie a lei - ricorda ancora Rossi - avvenne il primo riconoscimento 
legislativo del ruolo del volontariato organizzato nel nostro Paese 
nella legge istitutiva del Sistema Sanitario Nazionale del 1978 che 
conteneva un forte richiamo al coinvolgimento dei cittadini tramite 
associazioni per concorrere ai fini del Servizio stesso. Questa 
prospettiva si ampliò poi a tutti i settori del vivere civile e culminò 
con l'approvazione della legge 266/1991, la "Legge quadro sul 
volontariato" di cui la Martini è considerata la madre putativa".
Vastissima
 la produzione di scritti e discorsi durante la sua carriera politica. 
La documentazione è custodita nell'archivio a lei dedicato nella sede 
del Centro di Ricerca Maria Eletta Martini: è composto da 36 faldoni e 
contiene una vasta produzione di Interventi pubblici, relazioni, 
corrispondenze, saggi, interviste, rassegne stampa, documenti politici e
 parlamentari. Un archivio personale che rappresenta il cuore della sua 
vita pubblica e dell’impegno politico che i familiari hanno voluto 
conferire al Centro di Ricerca per rendere accessibile e fruibile il 
patrimonio documentale a tutti gli studiosi. Recentemente la Camera dei 
Deputati ha pubblicato un volume che contiene i suoi interventi più 
importanti in Parlamento e in altre sedi pubbliche.
             
            
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