Con la partecipata e vivace assemblea pubblica nella sala riunioni in piazza Aldo Moro, è giunto a termine il percorso esplorativo della lista Capannori Popolare nelle ex circoscrizioni, che nel mese di marzo ha portato la candidata sindaca Nicoletta Gini a incontrare la cittadinanza.
Momenti di confronto molto preziosi che hanno permesso di dialogare col territorio e raccogliere segnalazioni, criticità, spunti e suggestioni per la stesura definitiva del programma elettorale, rafforzando la convinzione che Capannori abbia bisogno di un deciso cambio di passo rispetto all'attuale amministrazione.
Sotto la luccicante pàtina della “politica delle inaugurazioni”, rispolverata a orologeria in questo periodo di campagna elettorale e dal sapore di presa in giro di una comunità vessata per anni (Artè e asilo nido Cosimo Isola i due esempi più eclatanti), si percepisce infatti chiaramente disaffezione per un'amministrazione sempre più lontana dal territorio e dalle esigenze concrete della popolazione: la progressiva esternalizzazione dei servizi comunali, l’alienazione dei beni pubblici, i milioni di euro spesi in opere faraoniche poi abbandonate o rimaste inutilizzate, la devastazione del territorio provocata dagli assi viari, la disattenzione verso le frazioni periferiche ed isolate, sono solo alcune delle criticità che 20 anni di centrosinistra lasciano in eredità alla prossima giunta.
Siamo sempre più convinti che a gestire le conseguenze di questo evidente immobilismo mascherato con iniziative di facciata non possano essere i successori designati della giunta Menesini, che di queste scelte sono corresponsabili e miopi prosecutori, né tantomeno il becero centrodestra capannorese, che si presenta diviso e praticamente già sconfitto alla tornata elettorale.
L’unica alternativa credibile, concreta e già presente e attiva da anni nel territorio rimane quindi Capannori Popolare, che lunedì alle ore 15 presenterà ufficialmente il simbolo e le candidate e i candidati della lista alla Casa del Popolo di Verciano, diventata negli ultimi cinque anni sede di numerose attività mutualistiche, politiche e culturali e punto di riferimento per partiti, movimenti e associazioni, ma anche e soprattutto per persone e famiglie in difficoltà che vi hanno trovato una comunità accogliente e inclusiva.