Vigili del fuoco allo stremo, anni di de-finanziamento vengono fuori.

Incendi in Toscana, la Fp Cgil: “Vigili del fuoco allo stremo, anni di de-finanziamento vengono fuori. Questo è il momento di stringerci intorno a tutti quelli impegnati nello spegnimento e nell’aiuto delle popolazioni. Lanciamo un appello a dirigenza e istituzioni: serve più personale (mancano 200 unità agli organici), più mezzi, più fondi e una migliore organizzazione. Non possiamo ricordarci dei “nostri eroi” solo quando ne abbiamo bisogno: bisogna investire, pianificare. Non sono “eroi”, ma lavoratori in carne ed ossa che necessitano di tutele” 

Un’estate così torrida non la vedevamo da tanto tempo. Le squadre di spegnimento sono a lavoro già da giorni in tutta la regione. I Vigili del fuoco sono impegnati in incendi di qualsiasi tipo, dalla vegetazione alle discariche, a qualsiasi tipo di materiali interessati al propagarsi degli incendi. 

I Vigili sono allo stremo, provati dal clima e dai numerosi interventi, che spesso si protraggono per molto tempo. Il personale è esausto ed è costretto ad ore di interventi senza tregua. L’incendio più grande ed impegnativo è quello di Massarosa, ma ce ne sono tanti altri rilevanti in tutta la regione.  

Anni di de-finanziamento dei servizi pubblici ora vengono plasticamente tutti fuori. Poco personale, pochi mezzi, carenza di Dpi (dispositivi di protezione individuale) e di ricambi di vestiario. Tutte queste mancanze si riversano sui pochi Vigili rimasti. Purtroppo si rivedono sempre gli stessi errori, ovvero grandi carenze nell’organizzazione: non a caso il personale toscano è in stato di agitazione, proclamato qualche giorno fa. Mancano agli organici 200 unità tra Vigili, capi squadra e capi reparto. A questi bisogna aggiungere i Vigili che vengono impiegati in ruoli amministrativi e quelli prescritti che non possono più prestare servizio negli interventi. 

Prendiamo ad esempio l’incendio di Massarosa: i comandi riprogrammano il soccorso ogni giorno ai cambi turno, alle 8 e alle 20. A nostro avviso sarebbe invece necessaria una programmazione più lunga, per garantire più personale ed un ricambio sull'evento, con 6 ore di lavoro e 6 di riposo. I comandi non sono attrezzati per il supporto logistico delle squadre, per garantire cibo adeguato, acqua e integratori. 

Non c'è uniformità nemmeno nella gestione del personale nei vari comandi, che è costretto a lavorare a 40° e oltre con i Dpi addosso, con grandissime difficoltà. Non c’è il ricambio dei Dpi, e vengono usati gli stessi per più incendi mettendo a rischio la salute dei Vigili stessi. 

Sappiamo che questo non è il momento delle denunce, lo facciamo da anni inascoltati. Questo è il momento di stringerci intorno a tutti quelli impegnati nello spegnimento e nell’aiuto delle popolazioni. Ringraziamo tutti.  

Ma è anche il momento di appellarci alla dirigenza dei Vigili del fuoco, alla Regione e a tutte le istituzioni. Servono più personale, più mezzi, più fondi da parte della regione nella convenzione, a fronte di maggiori servizi da parte dei vigili del fuoco. 

Non possiamo ricordarci di loro, i “nostri eroi”, solo quando ne abbiamo bisogno, bisogna investire, pianificare. Non sono “eroi”, ma lavoratori in carne ed ossa, che hanno bisogno di mezzi, di Dpi per non ammalarsi e anche di riposo, per poi tornare ad affrontare il loro lavoro. 

 

 

Giovanna Lo Zopone (Fp Cgil Toscana) 

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