LUCCA, 20 MARZO 2024 - "Uno studio realizzato da due aziende, Facile.it e
Prestiti.it, all'interno delle proprie attività bancarie, ha messo in
evidenza che i lucchesi ricorrono sempre più a prestiti per curarsi.
Un indebitamento, quello ai fini sanitari, che ha raggiunto la cifra del 5% del totale dei finanziamenti richiesti e, sia pure sotto ai livelli di guardia per il momento, preoccupa come tendenza, visto che è in continua crescita.
Certamente non si tratta di un indicatore positivo per il funzionamento della macchina sanitaria, che è una delle competenze principali della Regione Toscana. Analizzando bene la situazione, è chiaro che su questo dato influiscono pesantemente i ritardi cronici e le liste di attesa che caratterizzano ormai da qualche anno l'erogazione delle prestazioni sanitarie da parte di ASL e strutture pubbliche.
Una deriva che nasce da organici ridotti, anche a causa delle continue promozioni che hanno sguarnito le retrovie, e da una burocrazia che anche nella sanità si fa sentire, appesantendo prestazioni e disponibilità e da errori strategici e di obiettivi non adeguati.
Tutto questo, al netto della grande professionalità e della abnegazione di moltissimi medici e operatori sanitari che vanno solo elogiati e ringraziati per la loro attività, significa che c'è bisogno di una grande revisione del sistema, che elimini sprechi e corto circuiti e privilegi la qualità e la competenza, magari facendo funzionare la rete territoriale di cura dei cittadini.
Un salto di qualità che proietti la sanità lucchese e toscana verso una modernità fatta di programmazione e inclusione, di erogazione delle prestazioni necessarie a chi ne ha davvero bisogno, che premi chi vale e si impegna, che non guardi tessere e appartenenze
Ci riserviamo di approfondire questi numeri per poi produrre atti concreti in ambito consiliare, una volta stabilita ancora più dettagliatamente la portata del fenomeno, con l'obiettivo di tutelare il diritto alla salute dei cittadini, in questo caso lucchesi", dichiara Vittorio Fantozzi, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia.