Domenica pomeriggio - presso l'Oratorio "Don Enrico Benassi" - si è svolto un partecipato incontro tra gli abitanti di Montuolo per discutere dell'improvviso avvio dei lavori (nella settimana scorsa) di installazione dell'antenna telefonica in Via dei Bozzi, in un'area ad alta densità abitativa le cui onde elettromagnetiche si riverseranno sull'intero abitato principale della frazione, tra cui la scuola primaria.
La
preoccupazione di tali effetti sulla salute, non è circoscritta alle
centinaia di montuolesi coinvolti, ma estesa anche nei confronti di
tutti i bambini che frequentano la scuola elementare di Montuolo nonché
il parco giochi posizionato proprio sotto la "stazione radio base" in
corso di installazione.
Le
criticità emerse durante la discussione, sono state evidenziate anche
in prospettiva futura, tenendo conto, difatti, dell'innalzamento dei
limiti precauzionali da 6 a 15 V/m (introdotto a livello nazionale
dall'art. 10, della Legge 30 dicembre 2023, n. 214), l'avvento del "5G" e
la possibilità di "co-siting" (vale a dire l'aggiunta di future antenne
a quella in corso di installazione, con ulteriore incremento del carico
elettromagnetico).
Gli
abitanti riuniti, hanno deciso di attivarsi su più fronti, portando da
subito all'attenzione dei componenti istituzionali la problematica -
Sindaco, Assessori di competenza, "Osservatorio permanente sulla
Telefonia" e tutto il Consiglio Comunale - affinché ciascuno possa
ascoltare il messaggio, forte e chiaro, che proviene dal territorio ed
adoperarsi per una positiva risoluzione della vicenda.
Più
specificatamente, gli abitanti di Montuolo chiedono la sospensione dei
lavori di installazione dell'antenna telefonica e l'individuazione di
una nuova "Area preferenziale" - più appropriata e coinvolgendo
preventivamente la popolazione in modo veramente partecipativo -
all'interno della quale collocare la nuova antenna telefonica, che
minimizzi gli effetti delle onde elettromagnetiche sulle persone e
l'impatto sul territorio, in ottemperanza a quanto disposto dalla L.R.
Toscana n. 49/2011 e quanto contenuto nel vigente Regolamento comunale
in materia.
Le numerose aree rurali adiacenti (come, oltretutto, già prospettato in passato) o altre aree pubbliche, potrebbero essere utilizzate a tale scopo, garantendo così il giusto bilanciamento degli interessi tra le Parti e consentire di salvaguardare la salute della numerosa popolazione coinvolta, bambini inclusi.